Il tycoon americano Bryan Johnson continua la sua lotta all’età biologica, e arriva ad iniettarsi il sangue del figlio 17enne. È l’ultima trovata del 45enne fondatore di Braintree e Kernel, che da tempo sta spendendo milioni e milioni di dollari per contrastare gli effetti della vecchiaia sul suo corpo. Il suo scopo è quello di tornare ad avere il fisico e l’aspetto di un 18enne. La scienza, tuttavia, mette in guardia su quest’ultima pratica dell’imprenditore multimilionario statunitense, poiché potrebbe avere gravi ripercussioni sulla salute.
La vecchiaia spaventa molti, si sa, e per alcuni diventa un vero e proprio cruccio. È sicuramente il caso di Bryan Johnson, multimilionario a stelle e strisce che della ricerca dell’eterna giovinezza ha fatto la sua missione personale. Il tycoon spende qualcosa come 2 milioni di dollari ogni anno pur di rimanere giovane e inseguire il suo sogno di tornare ad avere il fisico e l’aspetto di un 18enne. L’ultima sua trovata, farsi iniettare il sangue del figlio di 17 anni, a cui è stato prelevato un litro totale, un quinto circa di quello in corpo, poi il plasma è stato infuso in Johnson, che a sua volta ha poi fatto lo stesso con il padre 70enne. Una pratica vista con scetticismo dagli esperti, che hanno messo in guardia su possibili risposte immunitarie.
Quarantacinque anni, americano, fondatore di due società che gli hanno fruttato centinaia di milioni di dollari, Bryan Johnson è noto da tempo per le sue idee bizzarre e la sua fissazione per l’eterna giovinezza. Il suo desiderio per nulla celato: quello di tornare ad avere aspetto e fisico di un 18enne, grazie ai più nuovi ritrovati della scienza e della tecnologia di cui può disporre grazie alla sua grande ricchezza.
L’ultima trovata, però, lascia sbigottiti: iniettarsi 1 litro del sangue del figlio 17enne per ringiovanire. Pare assurdo, ma è quello che ha fatto davvero, recandosi con figlio e padre in una clinica ad Arlington in Texas, la Resurgence Wellness, dove all’adolescente Talmage è stato prelevato 1/5 derl sangue presente nel suo corpo, quindi è stato infuso nel padre, che ha poi a sua volta donato lo stesso quantitativo al genitore settantenne Richard. Una sorta di scambio di emoderivati trigenerazionale.
Eppure non ci sono prove che ciò funzioni, anzi, i ricercatori temono che tale pratica potrebbe avere degli effetti collaterali molto gravi, scatenando reazioni immunitarie sconosciute. Ma lui non sembra voler ascoltare nessuno, e procede spedito verso il suo traguardo. Un cammino, a quanto pare, iniziato un paio di anni fa, in pieno periodo Covid.
Nato nel 1977 nello stato dello Utah, Johnson ha fatto la sua fortuna grazie a Braintree, un’azienda per effettuare pagamenti che nel 2013 ha venduto ad eBay per 800 milioni di dollari. Stando a quanto racconta, dopo aver dedicato tanto tempo – e averci rimesso – al lavoro, un paio di anni fa si è fermato a riflettere e ha capito di voler fare qualcosa per il suo corpo.
È così che ha iniziato a seguire una routine, seguito dai migliori specialisti in circolazione. La sveglia suona alle 5, quindi un’ora di palestra al giorno, coadiuvata da una dieta rigorosamente vegana e l’assunzione di ben 20 pillole di cui la maggior parte integratori.
A dargli supporto, un gruppo di medici che lo sottopongono a ogni genere di esame, da quelli tipici di sangue e urine, ad altri piuttosto invasivi, come il controllo delle erezioni notturne o il trattamento a base di impulsi elettromagnetici per rafforzare il pavimento pelvico. Trattamenti che hanno un costo piuttosto imponente, visto che si parla di 1.000 dollari per un’ora. Sarà anche per questo che lo scorso anno sono volati via così 2 milioni di dollari.
Eppure, lui è felice e determinato a raggiungere l’obbiettivo che si è prefissato, ovvero il tornare ad “avere” 18 anni. Stando a quanto racconta, sarebbe riuscito a ridurre la sua età epigenetica di 5,1 anni, abbassando addirittura del 24% il suo tasso di invecchiamento.
In parole povere, avrebbe la pelle di un 27enne e il cuore di un 38enne, inoltre, avrebbe rallentato il processo di invecchiamento: se per noi ce ne vogliono 365, di giorni, a lui ne servirebbero 453.
Tuttavia, Oliver Zolman, capo medico che lo segue, preferisce ridimensionare la questione: “Non abbiamo raggiunto risultati degni di nota. In Bryan abbiamo ottenuto risultati piccoli e ragionevoli, e c’era da aspettarselo” ha dichiarato.
E Bryan come reagisce a chi gli muove delle critiche su questo stile di vita che molti trovano gli impedisca di godersi veramente la vita? Continua imperterrito per la sua strada: “Quello che faccio può sembrare estremo, ma sto cercando di dimostrare che il decadimento fisico non è inevitabile” ha dichiarato di recente.
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