Uno dei narcotrafficanti più ricercati degli ultimi tempi è stato ufficialmente arrestato in Libano. Si tratta del narcotrafficante Bartolo Bruzzaniti, 47 anni, ricercato da ben quattro procure.
Bruzzaniti, ormai ricercato da tempo, nel 2022 si era sottratto all’arresto nell’ambito dell’operazione “Levante”. Egli è attualmente considerato uno dei narcotrafficanti italiani più pericolosi a livello internazionale.
A quanto pare, il 47enne ha gestito una grandissima quantità di droga dall’Italia, fino alla Colombia.
Le forze dell’ordine, con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia reggina, hanno ufficialmente arrestato Bartolo Bruzzaniti, 47 anni e originario di Locri (provincia di Reggio Calabria). Si tratta di uno dei narcotrafficanti più pericolosi e ricercati a livello internazionale.
Era ricercato da circa un anno. Precisamente dal 2022, quando riuscì a sottrarsi da un arresto nell’ambito dell’operazione “Levante”. Le accuse a suo carico sono di traffico internazionale di sostanze stupefacenti, aggravato dalla finalità di agevolare la ‘Ndrangheta.
Durante il corso dell’operazione Levante, i finanzieri sequestrarono ben quattro tonnellate di cocaina, sottraendo in questo modo ben 800 milioni di euro alla criminalità organizzata italiana.
La cattura e l’articolazione delle indagini sono state svolte dalle autorità italiane, in collaborazione con alcune delle principali Agenzie europee e internazionali, le quali si occupano del contrasto del contrasto ai crimini transnazionali. Tutto nell’ambito del progetto I-CAN (Interpol Cooperation Againist ‘Ndrangheta).
L’uomo era ricercato da ben quattro procure, quella di Napoli, Genova, Milano e Reggio Calabria.
L’arresto di Buzzaniti rappresenta una grande vittoria per le varie forze dell’ordine impiegate all’interno dell’operazione. A quanto pare, il narcotrafficante 47enne ha gestito un enorme traffico di sostante stupefacenti, collegato i “mercati” a partire da Reggio Calabria, fino a giungere al Sudamerica.
Egli infatti era in grado di commerciare quantità oltre le due tonnellate ciascuna.
Vista la latitanza a partire dal 2022, gli inquirenti hanno dato vita ad un meccanismo di rintraccio, consistente anche nella diffusione di un mandato di cattura internazionale, il cosiddetto “Red Notice” Interpol.
L’arresto in Libano è avvenuto grazie al lavoro del II Reparto del Comando Generale della Guardia di Finanza, con la collaborazione dell’Aise. Inoltre, il Gico di Reggio Calabria ha avviato una proficua cooperazione internazionale di polizia. Con il coinvolgimento di tutta una serie di agenzie fondamentali nel campo, sia a livello europeo, che a livello internazionale.
Dopo mesi di intercettazioni, attuate tra l’Africa e il Medio Oriente, gli inquirenti hanno arrestato ufficialmente il narcotrafficante all’interno di un ristorante di lusso in Libano.
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