L’attuale ministro degli Esteri, nonché fidato consigliere di Xi Jinping, è stato rimosso dal suo incarico, dopo un mese di assenza dalle scene. Annunciato già il sostituto, ovvero Wang Yi.
Un mistero ancora da risolvere la rimozione da ministro degli Esteri di Qin Gang, notizia annunciata oggi da fonti ufficiali del governo di Pechino, un annuncio che arriva dopo diverse settimane di assenza del politico.
Oggi, 25 luglio, arriva ufficialmente la sua destituzione nel tardo pomeriggio, dopo una riunione straordinaria del Comitato permanente dell’Assemblea nazionale del popolo. Al suo posto arriva Wang Yi, attuale capo della diplomazia del Partito Comunista.
Qin Gang perde il suo incarico, il nuovo ministro egli Esteri è Wang Yi
Il governo cinese di Xi Jinping ha deciso di rimuovere dall’incarico di ministro degli Esteri Qin Gang, non solo un politico affermato ma anche consigliere fidato del leader di governo.
L’ex ministro era sparito dalle scene pubbliche da un mese ormai e, senza aver svelato il mistero, il governo oggi annuncia il suo licenziamento.
Un annuncio brusco, improvviso, che arriva dopo settimane di speculazioni su quello che è possibile sia accaduto: infatti, la sua assenza è stata spesso oggetto di discussione in queste settimane, evolvendosi come una delle più grandi crisi per Xi Jinping.
Ora, poche ore dopo la notizia, arriva quella che il suo sostituto sarà Wang Yi, diplomatico di più alto livello in Cina, che è già stato ministro degli Esteri dal 2013 al 2022.
In questi giorni, Wang si trova in Sud Africa, per partecipare al vertice Brics attualmente in corso, mentre la scorsa settimana si trovava agli incontri con gli ex segretari di stato americani Henry Kissinger e John Kerry in Cina.
Perché è stato rimosso Qin Gang?
La decisione di rimuovere Qin Gang dal suo incarico di ministro degli Esteri è stata presa durante una sessione speciale del Comitato permanente dell’Assemblea nazionale del popolo, che si è svolta ieri.
Questa scelta presa dal governo cinese è in linea con la legge organica dell’Assemblea nazionale del popolo, entrata in vigore nel marzo 2021.
Questa norma autorizza il Comitato permanente, piuttosto che un congresso nazionale, a nominare o rimuovere dall’incarico alcuni membri del Consiglio di Stato.
Non sono ancora chiari i motivi di questa destituzione, che per molti è stata improvvisa anche se l’assenza dell’ex ministro aveva già fatto presagire qualcosa, ma la sua vicinanza al leader cinese non avrebbe mai fatto pensare a questo scenario.
Qin è stato visto per l’ultima volta in pubblico durante un incontro il 25 giugno, con i diplomatici di Russia, Vietnam e Sri Lanka.
Ovviamente, non sono mancate diverse voci, diffuse sui social network e tra i diplomatici di altri Paesi.
Si parla di papabili motivi di salute, ma i pettegolezzi parlano di una sua relazione extra coniugale, sulla quale il governo cinese non ha voluto assolutamente transigere.
Ovviamente, sono tutte speculazioni al momento ma il fatto che la Cina non voglia condividere pubblicamente i motivi di questo licenziamento sta diventando un tema molto discusso.