E finalmente ci siamo! Dopo un anno di tabelle, layout, brainstorming, scambi mail incessanti, una sequela di “ho avuto un’idea geniale!”, quasi tutte di base inapplicabili, siamo arrivati al dunque: oggi il nuovo Nanopress.it è online!
Nanopress.it è nato 3 anni fa, in marzo. L’idea che stava alla base di quel vecchio Nanopress era raccogliere in un’unica pagina tutte le informazioni relative a un determinato argomento recuperabili online: c’erano le nostre testate, c’erano le testate nostre amiche, e poi c’erano i siti che nel web ci piacevano di più, per il taglio editoriale straniante, per l’originalità del punto di vista, per la capacità di approfondimento.
Da quella partenza, e dopo un paio di release grafiche, un paio di cambi di rotta, un paio di nuove linee editoriali, arriviamo all’oggi: ci vantiamo di aver costruito un prodotto editoriale che prima di tutto ci piace, e che leggeremmo anche se non fosse nostro.
Negli ultimi mesi, elaborandolo, abbiamo spesso pensato a Nanopress.it come a un quotidiano senza colori (sottintendendo: politici), ma forse ora che l’abbiamo sott’occhio possiamo dire meglio: A COLORI.
Nanopress non ha mai risposto e non comincerà certo ora a rispondere alle pressioni di lobby e stakeholder, ma questo non significa che sia un quotidiano senza opinione, senza punto di vista, alla fin fine grigio. Tutt’altro. Ci preme raccontare i fatti per come sono, e per come li viviamo sulla nostra pelle: per come ci toccano e per come li capiamo. Provando a condividerli con voi, a far che commuovano anche voi, e anche, nel nostro piccolo, a spiegarveli. E, sperando di riuscirci sempre, a svelarveli.
Si tratta, né più né meno, del colore del nostro punto di vista: i fatti, le storie, le notizie non sono fuori di noi, sono e diventano nostre nel momento in cui influiscono sul nostro modo di pensare e di agire, perché richiedono una reazione da parte nostra, perché ci indignano, perché ci soddisfano, perché ci divertono, perché ci stuzzicano.
Questo è il nostro intento: selezionare per voi le storie e le notizie e trovarne il lato nascosto, quello che gli altri non possono dire perché soggetti ad altre logiche, che non sono le nostre.
La storia di apertura del giornale di oggi ne è un chiaro esempio, che non lasceremo isolato: la testimonianza video di Giuseppe Misso, pentito di camorra pentito di essersi pentito, perché non tutelato in maniera efficace dallo Stato, di cui denuncia tutte le mancanze. E’ un punto di vista, a tinte forti, ma a noi piace così.
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