Il padre di Saman, Shabbar Abbas, è atteso in collegamento dal Pakistan il 12 maggio prossimo nella nuova udienza del processo per l’omicidio che si celebra a Reggio Emilia.
Il dibattimento si è aperto il 10 febbraio scorso e vede imputati, accusati a vario titolo dell’omicidio e dell’occultamento del cadavere di Saman Abbas, quattro parenti della vittima: i genitori Shabbar Abbas e Nazia Shaheen (lui arrestato in patria e in attesa di decisione del giudice locale sulla sua estradizione, lei ancora latitante), lo zio Danish Hasnain (indicato dal fratello minore della vittima quale esecutore materiale del delitto) e i due cugini della 18enne Ikram Ijaz e Nomanulhaq Nomanulhaq.
Il videocollegamento dal Pakistan con cui Shabbar Abbas prenderà parte al processo per l’omicidio della figlia 18enne – avvenuto nel 2021 a Novellara – sarebbe predisposto per il prossimo 12 maggio.
Dopo mesi dall’arresto e decine di rinvii dell’udienza a Islamabad per l’eventuale estradizione dell’uomo, chiesta dall’Italia, il padre della vittima entrerà ufficialmente nel dibattimento in prima persona.
Da sempre si dice innocente e ha lanciato più volte le sue accuse contro lo Stato italiano e il fidanzato della ragazza, Saqib, lo stesso che per primo allarmò gli inquirenti sull’ipotesi che la giovane fosse vittima della famiglia che voleva costringerla alle nozze forzate in patria.
Quello ipotizzato dalla Procura di Reggio Emilia è un delitto premeditato in ambito familiare: secondo gli inquirenti, Saman Abbas sarebbe stata assassinata la sera stessa della scomparsa, tra il 31 aprile e il 1° maggio 2021, perché con la sua resistenza al matrimonio combinato con un cugino che non amava avrebbe “disonorato” i parenti.
Ad annunciare la partecipazione di Shabbar a processo è stato il presidente della Corte d’Assise, Cristina Beretti, come riporta Il Resto del Carlino.
Nelle prossime ore, secondo quanto riferisce lo stesso quotidiano, sarebbe previsto un nuovo sopralluogo di periti e consulenti presso l’abitazione della famiglia Abbas a Novellara, teatro dell’ultimo avvistamento della 18enne ormai due anni fa.
Pochi giorni fa, i carabinieri hanno concluso il presidio dell’area in cui è stato rinvenuto il cadavere, un casolare abbandonato a circa 700 metri dalla stessa casa in cui il cadavere della 18enne è stato sepolto dopo l’omicidio.
A indicare agli inquirenti il luogo del ritrovamento è stato lo zio di Saman, Danish, tra i cinque imputati dell’omicidio e dichiaratosi estraneo alle fasi attive del delitto.
Secondo la sua versione, il suo coinvolgimento riguarderebbe la fase dell’occultamento in cui avrebbe “soltanto” accompagnato i cugini della vittima, Ikram Ijaz e Nomanulhaq Nomanulhaq a seppellire Saman.
La madre di Saman, Nazia Shaheen, è l’unica degli imputati ancora fuori dal cono della giustizia.
La donna, all’indomani della scomparsa della figlia, sarebbe partita alla volta del Pakistan con il marito e da allora risulta latitante.
Al momento, in patria non sarebbero attive ricerche sulla sua posizione e lo stesso Shabbar Abbas avrebbe negato di conoscere dove si trova.
I parenti finora arrestati si accusano a vicenda, in un cortocircuito di versioni che dovranno essere vagliate in sede dibattimentale.
A quasi un anno dalla morte di Giulia Cecchettin, evento brutale che ha acceso un’ulteriore…
E sono sempre di più gli italiani che vorrebbero andare in pensione in anticipo. Per…
Lazio, l'utente mostra quanto spende per una cena: il costo è davvero insolito e scatena…
Quest'uomo trova una strana scatola nel bidone della spazzatura e quello che scopre mette davvero…
Vendi e guadagna con le tue creazioni: con 3 bottoni crei l'impensabile e piace molto…
In arrivo arretrati fino a 4000 euro: ecco per chi sono. Proprio questi cittadini italiani…