Taulant Malaj, il 45enne panettiere albanese fermato per il duplice omicidio della figlia 16enne e del vicino di casa, ha confessato spontaneamente di aver ucciso ieri a Torremaggiore in provincia di Foggia Jessica e Massimo De Santis.
Al momento del suo arresto da parte dei militari, l’uomo indossava ancora abiti macchiati di sangue e aveva lasciato l’arma del crimine, un coltello da cucina, all’interno della sua auto.
Il panettiere albanese di 45 anni, Taulant Malaj, ha rivelato al pm di aver ricevuto le scuse dalla moglie per la sua relazione con Massimo. Nonostante ciò, Malaj aveva deciso di separarsi dalla donna. Ieri a Torremaggiore (Foggia) ha commesso un duplice omicidio, colpendo a coltellate la figlia 16enne, Gessica, e il vicino di casa, Massimo De Santis, ferendo anche la moglie di quest’ultimo.
Secondo quanto riportato dai due avvocati, Giacomo Lattanzio e Michele Maiellaro, l’albanese arrestato avrebbe raccontato di una discussione familiare avvenuta nei giorni precedenti a causa di un presunto tradimento da parte della moglie. Alla fine della discussione, l’uomo avrebbe espresso la volontà di separarsi, ma sarebbe stato convinto dalla moglie a rimanere a casa. Sempre secondo il racconto dell’uomo, egli avrebbe scoperto più volte la moglie con il presunto amante al terzo piano dell’edificio dove quest’ultimo abitava. Tali informazioni sono state riportate dall’ANSA.
Secondo quanto raccontato dal panettiere al pubblico ministero, ieri sarebbe accaduto qualcosa di diverso. Durante la notte, mentre marito e moglie erano a letto, la donna avrebbe iniziato a chattare con qualcuno e l’uomo avrebbe visto che si trattava del vicino di casa, Massimo. Insospettitosi, il presunto assassino avrebbe lasciato la casa e aspettato che Massimo tornasse dal bar per poi ucciderlo a coltellate. Successivamente, avrebbe accoltellato la moglie e la figlia, che cercava di proteggere la madre, senza rendersi conto di chi avesse di fronte. Gli avvocati del presunto assassino parlano di un forte legame tra il loro assistito e i suoi figli, una di 16 anni e un bimbo di 5 anni.
Malaj ha ammesso la sua responsabilità per il duplice omicidio, ma durante il suo stato confusionale ha chiesto ripetutamente dei dettagli sulla salute della figlia, Gessica. I due avvocati dell’albanese, Maiellaro e Lattanzio, hanno riferito questa circostanza all’ANSA. Il figlio di 5 anni di Malaj si è salvato nascondendosi dietro il divano del soggiorno di casa, durante il tragico evento in cui la figlia di 16 anni e il presunto amante della moglie sono stati uccisi. Secondo fonti affidabili, l’assassino sembrava avere un forte legame con il suo figlio, come dimostrato dalle numerose foto pubblicate insieme sul suo profilo Facebook. Dopo la tragedia di sabato notte, sembra che il fratello dell’assassino e la sua cognata siano stati i primi ad arrivare in casa, trovando il bambino nascosto dietro al divano. Quando i carabinieri sono arrivati, il bambino era nelle braccia degli zii, visibilmente in stato di shock. La coppia ha poi assunto la custodia del bambino. Inoltre, per verificare l’esistenza di una relazione extraconiugale e di una chat tra la moglie dell’assassino e la vittima, gli investigatori hanno sequestrato i telefoni cellulari di tutti i membri della famiglia.
Il proprietario della panetteria ‘Latartara‘ di Torremaggiore (Foggia) ha descritto il suo dipendente, Taulant Malaj, come un uomo preciso che arrivava ogni sera alle 23:00 e se ne andava alle 7:00 del mattino successivo, senza mai mostrare segni di stanchezza. Tuttavia, Malaj ha confessato di essere l’autore degli omicidi della sua figlia 16enne, Gessica, e del suo vicino di casa, Massimo De Santis, 51enne.
“Anche quando finiva il turno continua a lavorare fino a quando non aveva terminato tutto. Aveva un carattere molto tranquillo. Non ha mai dato alcun problema. Così come non ci ha mai raccontato di litigi in casa – ammettono dal panificio – ho visto la moglie di Taulant una sola volta quando lui è venuto qui da noi a fare il colloquio.”
Malaj, un uomo che viveva in Italia da vent’anni, era sposato da diciassette anni e si guadagnava da vivere come panettiere. Secondo i suoi colleghi, era molto abile nel suo lavoro. Prima di iniziare a lavorare presso il panificio Latartara, Malaj ha trascorso dieci anni in un’altra panetteria a Torremaggiore, in provincia di Foggia. Il panettiere Taulant Malaj, 45 anni, protagonista ieri di una tragica vicenda nel Foggiano che ha portato alla morte della figlia 16enne e del presunto amante della moglie, secondo i colleghi di lavoro, era sempre molto impegnato e dedicato, tanto da continuare a lavorare anche al di fuori dell’orario di lavoro. Hanno dichiarato i colleghi ai giornalisti che:
“Era un uomo che non si fermava mai, sempre concentrato sul lavoro e sulla famiglia.”
Il volto di una madre che ha perso una figlia racconta spesso più di mille…
Un silenzio solenne avvolgeva le strade, rotto solo dal suono cadenzato dei passi e dal…
Ci sono momenti in cui sembra impossibile mantenere la concentrazione. La mente vaga, le distrazioni…
La stagione fredda porta con sé molte domande sulla routine quotidiana, ma c’è un gesto…
Se c'è un momento in cui tutto sembra sospeso, è quando un atleta raggiunge un…
Il riscaldamento a pavimento è una delle soluzioni più moderne e apprezzate per il comfort…