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Categories: Salute

Il panino cheeseburger di McDonald’s lasciato due anni all’aria aperta: ecco il risultato

Un panino cheeseburger di McDonald’s è stato lasciato per ben due anni all’aria aperta per un esperimento condotto da due medici che volevano verificare la capacità del prodotto alimentare di resistere alla decomposizione. Siete curiosi di sapere qual è stato il risultato dell’esperimento sul panino del fast food? Continuate a leggere!

Praticamente intatto, perfetto, quasi commestibile: dopo due anni lasciato all’aria, il panino cheeseburger di McDonald’s non è stato attaccato da muffe o batteri, non aveva cattivo odore e la carne era integra.

La dottoressa Jacqueline Vaughn, che ha partecipato all’esperimento, ha spiegato: ‘A parte il formaggio, che sembra di un colore più scuro non c’è alcun odore: sembra praticamente mummificato. Potete prenderlo, capovolgerlo e vedere il formaggio e il sottaceto nell’hamburger‘, e ha concluso: ‘Ora la gente saprà cosa stanno mettendo dentro i loro corpi ogni volta che andrà a mangiare al McDonald’s‘.

I precedenti

D’altronde non è la prima volta che qualcuno si cimenta in esperimenti del genere. Già David Whipple, un uomo dello Utah, nel 1999 aveva conservato un sandwich della più famosa catena americana di fast-food, per poi ritrovarlo praticamente intatto nonostante 14 anni trascorsi. E più recentemente, un uomo islandese che aveva acquistato – e conservato per ricordo – l’ultimo panino, prima che McDonald’s chiudesse nel suo paese, è rimasto sbalordito quando ha trovato il suo hamburger e le patatine che non avevano segni di muffa. La cosa straordinaria è che Hjortur Smarason aveva acquistato lo ‘storico’ panino ben sei anni prima. Il pasto è stato anche esposto al Museo Nazionale d’Islanda, dove ha trascorso tre anni conservato in un sacchetto di plastica. Poi nel 2012 è tornato al proprietario, che da allora lo ha messo in mostra nel bar del suo albergo locale Skógarhlíð, nella capitale islandese Reykjavik. Lui ha commentato: ‘Non abbiamo più un McDonald’s qui, ma abbiamo ancora un hamburger, ed è probabilmente il più antico del mondo, quindi mi sa che non dovremmo lamentarci troppo‘.

Kati Irrente

Giornalista per vocazione, scrivo per il web dal 2008. Mi occupo di cronaca italiana ed estera, politica e costume. Naturopata appassionata del vivere green e della buona cucina, divido il tempo libero tra musica, cinema e fumetti d'autore.

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