Mentre gli inquirenti sono al lavoro per ricostruire gli ultimi istanti di vita del piccolo Manuel, il papà del bambino – morto in un drammatico incidente lo scorso martedì pomeriggio a Casal Palocco – gli ha dedicato un commovente messaggio sui suoi canali social, ringraziando quanti hanno avuto un pensiero per il figlio.
Nei prossimi giorni sarà ascoltata la madre del bambino, che ieri è stata dimessa dall’ospedale Sant’Eugenio. Dimessa anche la piccola Aurora, la sorellina di quattro anni del piccolo Manuel, anche lei nell’auto coinvolta nel drammatico incidente.
“Volevo esprimere con quel che resta del cuore mio di Elena e della piccola Aurora un ringraziamento a voi che avete pregato donato e anche solo pensato al nostro Manuel strappato da ‘sto mondo infame. Ti ameremo per sempre.”
Con queste parole, struggenti e dolcissime, Marco Proietti ha voluto ricordare il suo bambino, il piccolo Manuel, morto lo scorso martedì pomeriggio in un incidente a Casal Palocco. Sulla SmartFourfur, guidata dalla mamma di Manuel, viaggiava anche la sorellina di 4 anni, che fortunatamente si è salvata. Destino atroce è toccato invece a Manuel, che è morto all’arrivo in ospedale. Troppo gravi le ferite riportate nell’impatto con un’altra auto – una Lamborghini – proveniente dalla direzione opposta.
Sull’auto viaggiavano cinque ragazzi, tutti ventenni o poco più, di professione youtuber. Alla guida c’era Matteo Di Pietro, che è ora indagato per omicidio stradale. Sembra che i quattro giovani stessero affrontando una sfida – una challenge, come la chiamano in gergo – che consisteva nel restare 50 ore alla guida, alternandosi. Quando è toccato a Matteo, leader e fondatore del gruppo, si è verificato lo schianto mortale.
Chi era presente sul luogo della tragedia racconta dettagli, che se confermati, e finora non lo sono, rendono ancor più assurdo il dramma toccato a questa famiglia. “Quella degli youtuber è stata una reazione inconcepibile, dobbiamo fare emergere la verità”, hanno raccontato a La Repubblica alcuni testimoni, secondo cui gli occupanti della Lamborghini avrebbero continuato a filmare con i loro cellulari anche dopo l’impatto. Un’ipotesi che va ovviamente verificata, e per farlo gli inquirenti hanno sequestrato i dispositivi mobili di tutti i ragazzi.
Dovrà essere accertato se stessero girando un video quando è avvenuto l’incidente o se lo abbiano girato gli istanti seguenti. I pm romani hanno aperto un fascicolo per omicidio stradale e lesioni.
Nei prossimi giorni sarà ascoltata la madre del bambino, che ieri è stata dimessa dall’ospedale Sant’Eugenio. Poi sarà disposta l’autopsia sul corpo del piccolo Manuel, per chiarire cosa ne abbia provocato il decesso. Si dovrà poi chiarire se quei ragazzi potessero noleggiare la Lamborghini e da quanto avessero preso la patente. Il codice della strada non prevede che si guidi un’auto di grossa cilindrata nel primo anno di patente.
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