Tiziano Luconi – papà del piccolo Mattia, il bimbo di 8 anni morto nell’alluvione delle Marche – ha raccontato come saranno questi giorni di festa senza suo figlio.
Quella sera del 15 settembre scorso Mattia era in macchina con la mamma, quando un’onda di fango e detriti li sorprese al ritorno a casa. La donna aveva provato a sfuggire alla furia dell’alluvione, scendendo dall’auto, ma Mattia le era sfuggito dalle braccia. Il corpo del piccolo era stato ritrovato otto giorni dopo a 13 chilometri di distanza dal luogo in cui era stato travolto. Nella tragedia dell’alluvione altre 11 persone hanno perso la vita, ma il corpo di una di loro – Brunella Chiù – non è ancora stato ritrovato.
Sarà un Natale diverso, certamente triste, quello che si appresta a vivere Tiziano Luconi, papà del piccolo Mattia, il bimbo di 8 anni che lo scorso 15 settembre ha perso la vita nell’alluvione che ha devastato le Marche. Quella drammatica sera Mattia era in auto con la mamma, quando la pioggia li sorprese mentre tornavano a casa.
A Silvia Mereu – mamma del piccolo Mattia – non era rimasta altra scelta che scendere dall’auto, invasa dall’acqua, e provare a fuggire via da quell’ondata di fango. Mattia era in braccio a Silvia, quando un’altra ondata di fango li travolse, portando con sé il bambino. Dopo 8 giorni di attese e speranze sempre più flebili, il corpicino del piccolo è stato ritrovato a 13 chilometri di distanza dal luogo della tragedia.
“Non c’è Matti, non ci sono le risate e la confusione. Puntualmente distruggeva l’albero dovevo ricomprarlo ogni anno. Non c’è più la baldoria, non c’è più la voglia di farla perché lui era la mia festa quotidiana”.
Sono le parole che Tiziano Luconi, papà di Mattia, ha affidato a Repubblica. Il Natale che si accinge ad arrivare sarà certamente una festa in cui la mancanza di Mattia si farà sentire più forte. Tiziano Luconi però ha deciso di non abbandonarsi alla tristezza, ma di dedicarsi agli altri, come volontario, essendo un educatore professionale di minori stranieri non accompagnati.
“Sarà un Natale pieno di tristezza e di lacrime agli occhi”
racconta ancora Tiziano.
Un Natale certamente da dimenticare anche per i familiari delle altre 11 vittime dell’alluvione di Senigallia, tra cui il figlio di Brunella Chiù, il cui corpo non è ancora stato ritrovato, e che in quel dramma ha perso la mamma e la sorella.
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