Vittorio Pisano, il papà di Alessia e Giulia, le due sorelle travolte e uccise da un treno alla stazione di Riccione, è stato fortemente criticato dopo la morte delle sue figlie, perché ritenuto responsabile di averle lasciate sole.
L’uomo, nonostante il forte dolore che sta vivendo, non si è mai fatto sopraffare dall’odio verso chi ha gettato fango su di lui, anzi, in una lunga lettera inviata al quotidiano La Repubblica, ha dato un messaggio di speranza, perché la tragica scomparsa delle sue figlie non sia vana.
Avevano 17 e 15 anni le due sorelle di Castenaso travolte e uccise da un treno dell’Alta Velocità a Riccione domenica 24 luglio.
Le due ragazze erano rientrate da una serata in discoteca e quella mattina avrebbero dovuto prendere un treno che le avrebbe riportate a casa, a Castenaso appunto.
Su quel treno però Giulia e Alessia non sono mai salite, perché un convoglio dell’Alta Velocità, partito da Pescara e diretto a Riccione, le ha uccise in circostanze non ancora del tutto chiare.
Stando al racconto di alcuni testimoni, sembra che le due sorelle fossero scese sui binari quando il convoglio le ha travolte.
Qualcuno ha provato a urlare per attirare la loro attenzione, ma per Giulia e Alessia era ormai troppo tardi.
Il macchinista ha provato a frenare, ma il treno non gli ha lasciato scampo, dilaniando i loro corpi per decine di metri.
Il riconoscimento è avvenuto grazie a un cellulare rinvenuto lungo i binari, che ha permesso di risalire all’identità delle due ragazze.
Dopo la tragedia, tante sono state le persone che hanno dimostrato, con presenza e silenzioso rispetto, la loro vicinanza alla famiglia di Giulia e Alessia, devastata da un dolore umanamente incomprensibile.
Tanti però sono stati anche quelli che hanno giudicato la scelta del papà delle due adolescenti, Vittorio Pisano, che le aveva lasciate andare da sole a Riccione e da sole le avrebbe fatte tornare a casa.
L’uomo ha raccontato che le aveva sempre accompagnate, ma quel maledetto sabato non si sentiva granché bene, così aveva acconsentito a lasciarle andare in treno.
Poi la tragedia ha messo fine alla vita di Giulia e Alessia e un po’ anche alla sua. Vittorio Pisano però non ha ceduto alla rabbia nei confronti di chi ha giudicato le sue scelte, senza neppure conoscere cosa sia realmente accaduto alle sue figlie.
“Non riesco a nutrire rancore, rammarico o amarezza dall’inconsulto vociare continuo e costante che si è scatenato all’indomani della tragedia. Ringrazio tutte le persone che hanno espresso un pensiero per me e la mia famiglia. Tutti indistintamente”
ha detto l’uomo, in una lunga lettera inviata al quotidiano La Repubblica.
“Vorrei che da questa disgrazia, da questa immensa perdita, si possano trarre nuove energie per plasmarla in amore puro”
è il messaggio di speranza di Vittorio Pisano, che da tempo era separato dalla moglie e madre delle sue figlie, ma con lei aveva mantenuto un ottimo rapporto, soprattutto per il bene delle due ragazze.
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