L’incidente in volo è avvenuto lo scorso sabato pomeriggio, allo Sky Dream Center di Cumiana, ma è stato reso noto soltanto questa mattina.
La vittima lascia due figli e la moglie Silvia Damilano, consigliera comunale di Torino Bellissima. Pani si era lanciato da un aereo Pilot da quattromila metri di quota. Stando a quanto ricostruito, non si sarebbe aperto il paracadute principale e quindi l’avvocato ha azionato il secondo paracadute, ma era arrivato ormai troppo in basso.
Pani era anche uno scrittore, e aveva all’attivo diverse pubblicazioni, tra cui un romanzo pubblicato da Neos edizioni, dal titolo “Nordovest bardato di Stelle”.
Drammatico incidente lo scorso sabato pomeriggio allo Sky dream center di Cumiana, Torino. Un noto avvocato del posto – Giampiero Pani, 63 anni, – è morto dopo essersi lanciato da un aereo Pilot a circa 4mila metri di quota. Come riferisce Tgcom24,la vittima stava trascorrendo il fine settimana con alcuni amici allo Sly Dream Center quando è rimasto vittima di un lancio, che si è concluso tragicamente. Stando a una prima ricostruzione, non si sarebbe aperto regolarmente il primo paracadute con cui Pani si era lanciato. L’avvocato avrebbe azionato il secondo paracadute, ma era arrivato ormai troppo in basso.
Giampiero Pani, noto avvocato di Torino e legale patrocinante in Cassazione, era anche uno scrittore. Aveva all’attivo diverse pubblicazioni, tra cui un romanzo pubblicato da Neos edizioni, dal titolo “Nordovest bardato di Stelle”.
A sua firma era stato pubblicato anche un racconto per la raccolta Sedici ritratti per Torino, ispirata ai ritratti d’artista conservati a Palazzo Madama, alla Galleria Sabauda e alla Gam.
Nato a Lecce, si era trasferito in Piemonte da bambino insieme ai genitori. Si era diplomato al liceo Cavour e poi si era laureato alla Facoltà di legge di Torino. Lascia la moglie Silvia Damilano, consigliera comunale di Torino Bellissima, e due figli che lui stesso aveva definito la sua ragione di vita.
Sulla sua morte proseguono le indagini per accertare se si sia trattato di un incidente o di un errore umano attribuibile proprio alla vita. Sulla salma del noto avvocato è stato disposto l’esame autoptico per accertare le cause del decesso.
Roberto Lomonaco, direttore della scuola di paracadutismo che la vittima frequentava da oltre vent’anni, ha spiegato che i lanci si fanno sempre oltre i 4mila metri, ma se il primo paracadute non funziona bene, c’è il secondo, che va attivato da chi sta volando, entro tempi precisi, altrimenti si rischia molto.
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