Il Parlamento europeo ha dato l’okay per l’adesione alla Convenzione di Istanbul sulla lotta e la prevenzione contro la violenza sulle donne. Le delegazioni di Lega e Fratelli di Italia si sono astenute dal voto. Intanto il Pd ha espresso il suo sdegno rispetto a tale atteggiamento.
Il Parlamento europeo ha dunque ufficialmente deciso di aderire alla Convenzione di Istanbul contro la violenza sulle donne. La Lega e Fratelli d’Italia non si sono espressi nelle votazioni sul tema.
A tal proposito, Picierno ha espresso il suo sdegno riguardo l’atteggiamento dei due partiti rispetto al tema.
Il Parlamento europeo ha aderito alla Convenzione di Istanbul sulla prevenzione e la lotta contro la violenza sulle donne. Questa rappresenta il primo strumento giuridico vincolante a livello internazionale che punta a contrastare la violenza e gli abusi sulle donne.
In realtà, la Commissione europea aveva proposto la partecipazione dell’Unione Europea a tale Convenzione già nel 2016. Purtroppo però, la ratifica in quel periodo non avvenne a causa della “reticenza di alcuni paesi”.
In seguito a questo evento, però, la Corte di giustizia Ue stabilì che la ratifica potesse avvenire attraverso una votazione a maggioranza qualificata.
Ciò è proprio quello che avvenuto ora, l’Unione europea ha aderito alla Convenzione di Istanbul attraverso un voto a maggioranza qualificata.
Questo comporta che gli altri stati debbano ratificarla automaticamente ed è dunque per questo che i deputati Ue hanno esortato i paesi rimanenti (Bulgaria, Repubblica Ceca, Ungheria, Lettonia, Lituania e Slovacchia) a farlo senza fare ritardi.
Intanto le delegazioni di Fratelli d’Italia e Lega si sono astenuti da questa votazione e anche da quella in riferimento alla cooperazione giudiziaria e all’asilo. In realtà due europarlamentari appartenenti ai due partiti hanno votato addirittura contro, a detta di Picierno.
Dopo l’atteggiamento assunto nell’aula dell’europarlamento dalle delegazioni dei due partiti maggioritari italiani, Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento europeo e deputata del Pd ha espresso tutto il suo sdegno.
“Oggi con l’astensione i partiti di Meloni e Salvini hanno restituito un’immagine deprimente e indegna dell’Italia e del suo governo”
Ha affermato Picierno, aggiungendo che tutto ciò è avvenuto proprio mentre al comando del governo italiano vi è una donna.
L’eurodeputata afferma che la netta regressione rispetto ai diritti è ormai una cosa chiara ed effettiva all’interno del paese, ma che “l’astensione odierna rappresenta il picco più brutale di questo percorso di regressione e colloca il governo italiano al pari degli Stati più rozzi e reazionari dell’Unione”.
A questo Fratelli d’Italia ha risposto con una nota, in cui ha giustificato tale atteggiamento per due ragioni, una di merito e una di metodo.
Riguardo al metodo criticano la decisione di poter ratificare la convenzione a maggioranza qualificata e non più all’unanimità. Mentre riguardo al merito, il partito ha spiegato di voler “evitare” che la Convenzione venga utilizzata dai partiti arcobaleno per imporre l’agenda Lgbt di cui le donno sarebbero le “prime vittime”.
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