Il Parlamento Ue ha approvato la direttiva, immobili in classe D entro il 2033, ma il centrodestra si oppone. Picchetto: “Testo insoddisfacente”.
La decisione del Parlamento europeo sulla direttiva case green è arrivata. Testo approvato, anche se manca ancora la fase di negoziazione che dovrebbe portare al testo definitivo, anche se il passo in avanti è di quelli importanti. Un provvedimento che non ha affatto escluso aspre discussioni. Il centrodestra si oppone, con il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica che parla di “testo insoddisfacente”. “Il centrodestra unito per il no” assicurano da FdI.
Aumentano i costi delle ristrutturazioni, mentre mancano ancora i punti su finanziamenti europei e degli stati. Il centrodestra si oppone all’approvazione del testo in Parlamento europeo, al quale mancano ancora diversi punti.
Il provvedimento è stato criticato dal ministro dell’Ambiente Picchetto, che ha parlato di mancata considerazione del contesto italiano il quale sarebbe diverso da quello degli altri paesi membri. L’individuazione di una quota di patrimonio edilizio è necessario come passo, spiega Picchetto, ma gli obiettivi imposti dal Parlamento non sono raggiungibili dall’Italia in questo momento.
Il testo prevede infatti che gli immobili diventino di classe energetica E entro il 2030, e di classe D entro il 2033 per gli edifici residenziali. Per il nostro Paese, considerando l’obiettivo di agire sul 15% degli edifici, si tratterebbe di mettere mano a 1,8 milioni di edifici residenziali.
Nonostante le spaccature in maggioranza – alla fine non risultate fatali – il voto ha visto comunque prevalere i sì, che sono stati 343 contro i 216 no e i 78 astenuti.
Oltre al ministro Picchetto anche Fulvio Martusciello si è detto contrario. Del muro alzato dal centrodestra contro la direttiva Ue si fa portavoce il parlamentare di Forza Italia che ha parlato di direttiva dannosa, citando Silvio Berlusconi. Motivo di orgoglio per Martusciello è stato inoltre vedere come, a differenza delle spaccature negli altri partiti sul testo, il centrodestra e i suoi gruppi sono rimasti uniti “Seguiranno tutti le indicazioni di Berlusconi”.
Da FdI è intervenuto Carlo Fidanza, che condivide il piano per l’efficientamento energetico per gli edifici ma che rimane insoddisfatto del testo. Manca chiarezza sugli stanziamenti, fa sapere il capodelegazione di FdI-Ecr, con i cittadini che potrebbero essere costretti a ” farsi carico di esborsi ingenti per ottemperare agli obblighi della direttiva”.
Danno ancora maggiore a detta di Fidanza se si considera che, in Italia, il patrimonio immobiliare rappresenta un enorme valore sia storico che culturale. Rischi e conseguenze dannose potrebbero arrivare anche al sistema bancario e al settore del turismo, avverte il capogruppo.
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