Il patriarca di Mosca Kirill si unisce all’appello di Vladimir Putin e esorta tutti i fedeli ad arruolarsi, per lottare in Ucraina al fianco degli altri soldati russi. Il capo della chiesa ortodossa lancia l’appello durante un sermone.
Il leader della Chiesa ortodossa in Russia ha invitato i suoi fedeli ad arruolarsi, per prendere parte alla missione che Vladimir Putin ha fatto partire dallo scorso febbraio in Ucraina.
Dopo la mobilitazione di Putin per la guerra in corso, il patriarca Kirill sostiene le sue parole, esortando la popolazione a compiere il proprio potere militare.
Le parole del patriarca Kirill: “Sarete con Dio se vi arruolerete”
Dopo il discorso di Vladimir Putin dei giorni scorsi, che ha mobilitato il suo popolo alla guerra in Ucraina, anche il patriarca di Mosca e di tutte le Russie Kirill ha esortato il popolo a unirsi alla missione militare in corso.
Durante un sermone, il patriarca ha invitato a compiere il proprio dovere militare, affermando che “Se muori per il tuo Paese sarai con Dio nel suo regno, gloria e vita eterna”.
La notizia arriva dalla tv indipendente NEXTA, che su Twitter ironizza sulle parole del patriarca, pubblicando un video del sermone.
🤡Patriarch Kirill urged not to be afraid of death amid mobilization
“Go bravely to fulfill your military duty.And remember that if you die for your country, you will be with God in his kingdom, glory and eternal life”
Maybe Kirill will refuse an armored Mercedes and security? pic.twitter.com/Bo6WaYcUKp
— NEXTA (@nexta_tv) September 22, 2022
Un appello che si aggiunge a quello di Putin, che dopo il suo discorso di mercoledì ha fatto fuggire migliaia di persone dalla Russia, che hanno deciso di andare via per non dover andare al fronte in Ucraina.
Il sommo sacerdote della Russia, quindi, appoggia Putin invitando il popolo a non avere paura della morte durante la mobilitazione, giustificando la decisione del presidente russo di invadere l’Ucraina per motivi spirituali e anche ideologici.
Secondo Kirill, inoltre, i russi non devono vedere gli ucraini come nemici, bensì come rappresentanti del loro stesso popolo.
Il popolo ucraino, secondo il predicatore, è in pericolo e quindi i russi devono invadere la loro terra per poterlo salvare, pensando sempre nel proprio cuore che gli ucraini non sono nemici della Russia.
Intanto, è iniziato l’addestramento dei riservisti russi che, secondo le fonti, dovrebbero essere almeno un milione.