Si è spento all’ospedale Gaslini di Genova – dove era ricoverato dall’agosto scorso – il piccolo Leonardo, 10 anni, e un cuore da vero leone.
I funerali del bambino si svolgeranno domani – 9 Novembre – presso la Chiesa di Sant’Anna a Rapallo, sua città d’origine. Il piccolo Leo era affetto dalla sindrome di Rett, una malattia genetica rara che colpisce perlopiù le bambine. Per i maschi la possibilità di sopravvivere è praticamente pari allo zero, ma Leonardo si è aggrappato alla vita, che tanto amava, ed ha vissuto per 10 anni, circondato dall’amore dei suoi genitori e dei suoi nonni.
Un sorriso luminoso, è questo che Leonardo regalava a chiunque entrasse nella sua vita. Nonostante il dolore, nonostante la malattia, non ha mai smesso di sorridere. Quel sorriso speciale si è spento nelle scorse ore. Leonardo aveva soltanto 10 anni. Da quando è nato combatteva con una malattia rara – la sindrome di Rett – che colpisce perlopiù le bambine.
Lo scorso mese di agosto era stato ricoverato all’ospedale Gaslini di Genova, dove nelle scorse ore si è spento, circondato dall’affetto della mamma e del papà, che gli sono rimasti accanto fino alla fine.
È proprio Cristina – la sua mamma – a ricordare il sorriso speciale del suo bambino, che ha illuminato per 10 anni la sua vita e quella di quanti hanno avuto la fortuna di conoscerlo.
«Non poteva parlare ma comunicava tutto con i suoi occhi E con le sue risate, fragorose, contagiose, che ti trascinavano»
è il commovente racconto di Cristina. Leonardo amava la vita e i ravioli della sua nonna, che erano da sempre il suo piatto preferito. Anche vederlo mangiare era una gioia per chi gli stava accanto. Domattina – alle ore 11 – si terranno i suoi funerali nella chiesa di Sant’Anna a Rapallo, città di origine di mamma Cristina.
Come già accennato la sindrome di Rett è una malattia rara che colpisce perlopiù le bambine. Per i maschi l’aspettativa di vita è praticamente pari allo zero – nonostante Leonardo abbia dimostrato il contrario. Molti non nascono, molti altri riescono a sopravvivere pochissimo.
I primi segnali della malattia si manifestano di solito dopo i 6 mesi di vita, quando iniziano a presentarsi problemi di coordinazione e movimento, oltreché difficoltà nella comunicazione. Le bambine che ne sono affette – una ogni 10mila nati – sono chiamate ‘bambine dagli occhi belli’, proprio perché la loro capacità di comunicazione si ferma allo sguardo.
Questa sindrome è la seconda causa di ritardo cognitivo nel genere femminile. Spesso capita che, prima di una diagnosi precisa, venga confusa con una malattia dello spettro autistico o con un generico ritardo dello sviluppo. Come tutte le malattie genetiche rare, anche questa è causata dalla mutazione di un gene , in particolare una mutazione all’interno della sequenza di un gene sul cromosoma X (Xq28).
Al momento non esiste una cura, ma l’intervento mirato di specialisti del settore, quali psicologi, fisioterapisti e logopedisti può certamente rivelarsi un valido aiuto per i bambini che ne sono affetti.
La corretta gestione del Sistema Tessera Sanitaria rappresenta un aspetto fondamentale per tutti gli operatori…
Il volto di una madre che ha perso una figlia racconta spesso più di mille…
Un silenzio solenne avvolgeva le strade, rotto solo dal suono cadenzato dei passi e dal…
Ci sono momenti in cui sembra impossibile mantenere la concentrazione. La mente vaga, le distrazioni…
La stagione fredda porta con sé molte domande sulla routine quotidiana, ma c’è un gesto…
Se c'è un momento in cui tutto sembra sospeso, è quando un atleta raggiunge un…