Le stime del prodotto interno lordo per il 2023 parlano chiaro, in Italia la crescita non sarà tanto elevata come sperato.
Con molta probabilità, tra tutti i paesi presenti nell’Unione Europea, L’Italia sarà quello che avrà una crescita minore.
Sono giunti i dati inerenti alla stima del prodotto interno lordo effettuati dalla Commissione Europea in proposito delle previsioni economiche d’inverno.
La crescita per il 2023 dovrebbe essere dello 0,8%, mentre per il 2024 si stima soltanto l’1%.
Per l’anno corrente si attende un’inflazione del 6,1%, la quale nel 2024 diventerà del 2,6%.
Spiegando tutto ciò che non è presente all’interno del World Economic Outlook, con il suo consueto aggiornamento, il Fmi ha spiegato quanto segue: “Il rialzo dei tassi di interesse da parte delle banche centrali e la guerra in Ucraina continuano a pesare sull’attività economica. Nonostante questo l’outlook è meno cupo rispetto a ottobre”.
Al momento tutte le banche mondiali stanno iniziando a raffreddare sia la corsa ai prezzi che la domanda.
Nonostante ciò, la la lotta per tornare ai prezzi presenti prima della pandemia, è ancora molto accesa.
Le banche continuano ad effettuare grandi sforzi, anche se il percorso per raggiungere l’obiettivo è ancora molto lungo.
Parlando di inflazione, a livello globale, si aspetta un calo considerando che nel 2022 era dell’8,8% ed è giunta ad una percentuale di 6,6% nel 2023. Per il 2024, invece, si stima che l’inflazione possa raggiungere il 4,3%.
Insomma in attesa che la situazione possa cambiare, vi sono comunque grandi preoccupazioni per quanto riguarda questo ribasso.
Una delle preoccupazioni più grandi è inerente ad un’escalation della guerra in Ucraina.
In quest’ottica, il Fmi ribadisce “La guerra in Ucraine e le sanzioni alla Russia stanno dividendo l’economia globale in blocchi e rafforzando le tensioni geopolitiche, come quelle associate alla disputa commerciale fra Stati Uniti e Cina”.
Nel breve termine, i costi per la frammentazione sono decisamente elevati. Per risolvere questa problematica non solo è necessario respingere tale situazione, ma bisogna anche mettere in atto operazioni importanti.
Innanzitutto bisogna che sì continui a guardare avanti per fare in modo che si arrivi a raggiungere una stabilità finanziaria.
Come sottolineano gli esperti del fondo, anche i rischi restano elevati proprio come resta elevata la volatilità sul mercato.
Insomma per il momento la situazione sembra essere chiara. Il Fondo Monetario Internazionale, nonostante abbia alzato le stime inerenti alla crescita del PIL, mostra una certa preoccupazione per tutto l’andamento della situazione a livello globale.
Non resta che attendere e vedere se ci saranno eventuali miglioramenti.
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