Il regista Steven Spielberg racconta la Guerra Fredda con Il ponte delle spie. Trama e cast rispecchiano la cura e la qualità sempre presenti nei lavori di Spielberg, che sceglie Tom Hanks per interpretare l’avvocato James B. Donovan. Il film si ispira a fatti realmente accaduti, ovvero alla crisi degli U-2 fra Stati Uniti e Unione Sovietica del 1960, incidente diplomatico che espose i progetti si spionaggio del governo americano e che portò a un controverso scambio di prigionieri tra le due nazioni in conflitto. Il punto di vista di Il ponte delle spie è, però, quello puramente umano della ricerca di giustizia, contrapposta alla fame di prevaricazione portata avanti dalle due super potenze.
La trama di Il ponte delle spie ci porta indietro nel tempo al 1957, quando il pittore Rudolf Abel, interpretato dal vincitore del Premio Oscar come Miglior attore non protagonista Mark Rylance, viene arrestato dal governo degli Stati Uniti con l’accusa di spionaggio filocomunista a favore dell’Unione Sovietica. Come avvocato difensore gli viene affidato James B. Donovan, che dà prova di inossidabile integrità professionale, considerando il suo cliente prima di tutto come un uomo, prima che come possibile spia. Durante la Guerra Fredda, i sospetti collaboratori dell’Urss erano, infatti, particolarmente odiati e temuti, additati come traditori e considerati colpevoli anche senza troppe prove solide di effettiva colpevolezza. Il sospetto era più che sufficiente.
Il rapporto che si instaura tra Donovan e Abel va, invece, nella direzione del rispetto reciproco e della fiducia, incrinata dall’avvento di un imprevisto: un aereo spia U-2 degli Stati Uniti viene abbattuto in Unione Sovietica e il pilota Francis Gary Powers è fatto prigioniero. Per contrattare il rilascio di Powers, la CIA incarica l’avvocato James B. Donovan di fare da mediatore, convincendo le autorità comuniste a scambiare il pilota con la spia Rudolf Abel e portando a termine l’operazione sul così detto ‘Ponte delle spie’, collocato tra Berlino Ovest e Potsdam, in Germania.
Il 4 ottobre 2015, Il ponte delle spie è stato presentato al New York Film Festival, per poi approdare nelle sale italiane il 16 dicembre. Il film ha riscosso un buon successo di botteghino, conquistando anche la critica, tanto da ottenere sei candidature per gli Oscar 2016, tra le quali Miglior film, sceneggiatura originale, scenografia e colonna sonora. L’attore non protagonista Mark Rylance ha già ricevuto il Golden Globe ed è inoltre tra i più probabili interpreti premiati la notte del 28 febbraio 2016 a Los Angeles.