Sai qual è il posto più pericoloso d’Italia? Ecco svelata la classifica che ti lascerà a bocca aperta: l’inaspettata sorpresa ha sconvolto tutti.
Ecco qual è il posto più pericoloso d’Italia. La classifica ti lascerà senza parole. Proprio qui avvengono furti e rapine, talvolta violente, più che in altre città.
Nell’ultimo ventennio, l’Italia è diventata una delle Nazioni che tanto fa preoccupare per l’elevata percentuale di reati commessi, soprattutto quelli attuati dalla criminalità organizzata.
Pensate che nel 1999, l’indice di pericolosità era pari al 2,5% ed è diventato invece pari al 30% nel 2022. Ma che cosa ha provocato un aumento così considerevole di questa percentuale?
Ovviamente l’incremento di furti e rapine che si verificano soprattutto nelle città medio-grandi del nostro stivale, soprattutto in alcuni contesti suburbani in cui si concentra la malavita.
Nei centri a bassa densità di popolazione invece, i reati sono decisamente più bassi: il rischio di incappare in un vicino che si dà alla criminalità organizzata e piuttosto alto il che limita decisamente il raggio d’azione del malvivente.
Ogni giorno in Italia si denunciano almeno 10.000 o più reati il che significa che ogni ora si verificano all’incirca 416 tentativi di furti o rapine. Questi i dati riferiti dal ministero di pubblica sicurezza.
Il tasso di criminalità più alto si concentra soprattutto nelle città più popolose. Curioso di scoprire qual è il luogo meno sicuro d’Italia? Ecco la lista sorprendente che nessuno si aspettava.
Secondo alcune statistiche messe in evidenza dal dipartimento di pubblica sicurezza, il tasso di criminalità si concentra, in Italia, nelle città più popolose e in particolare a Milano, Rimini e Torino.
Questo l’ordine segnalato dai pubblici uffici. Anche il Sole 24 ore ha effettuato delle ricerche e con grande sorpresa di tutti la capolista tra le città più pericolose è niente di meno che Milano!
Proprio nella capitale meneghina si registrano alte percentuali di rapine, furti e scippi in casa e fuori dalle abitazioni. Tra ladri e borseggiatori che girano per Milano, soprattutto all’interno delle stazioni o delle metropolitane, sentirsi tranquilli è praticamente impossibile.
Al secondo posto c’è invece la città di Rimini che si può considerare come la seconda più pericolosa della nostra Italia. Anche in questo caso, i furti avvengono generalmente ad opera di stranieri che ne approfittano del turismo sviluppato, urbano e marittimo, per rapinare o borseggiare i villeggianti.
Ancora, al terzo posto della nostra classifica c’è Torino, una città super popolosa collocata in una zona a rischio. Proprio qui si verificano numerosi furti e rapine ogni giorno. Non se la cavano bene nemmeno le città del Sud, per esempio Barletta che secondo alcune indagini Istat, è al primo posto con riferimento a furti d’auto.
Mentre la bellissima Napoli è nella top list delle città più pericolose per scippi, furti e violenze sessuali. C’è però anche una new entry che sorprende tutti nella nostra classifica delle città più pericolose d’Italia: stiamo parlando di La Spezia che è al terzo posto per lo spaccio di stupefacenti, vendita e commercio di droga.
Gorizia invece è al top delle classifiche per furti e imbrogli finanziari e di varia natura. Arriviamo invece alle isole. In Sicilia, soprattutto Enna e Caltanissetta, si considerano quelle più pericolose per reati estorsivi e per furti perpetrati a danni di anziani o bambini.
Ma come si può determinare il cosiddetto indice di criminalità? Molto semplicemente considerando il numero di denunce che vengono presentate alle forze dell’ordine nell’anno solare precedente.
Dunque, per ricapitolare, secondo i dati statistici, questa è la lista delle città più pericolose d’Italia:
Esiste invece una città che si può definire sicura? Secondo le statistiche sì e stiamo parlando della bellissima Oristano che in linea di massima, registra 2500 denunce ogni centomila abitanti.
Seguono poi Pordenone, Potenza e L’Aquila. Per quanto riguarda invece i quartieri più pericolosi d’Italia, una menzione particolare deve essere fatta al quartiere Zen di Palermo, un piccolo ghetto dove spesso vivono famiglie disagiate e malviventi e il quartiere Corviale di Roma, conosciuto per la vendita di cocaina e sostanze stupefacenti.
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