L’Accademia di Svezia ha scelto l’attivista iraniana Narges Mohammadi per assegnare il premio Nobel per la Pace.
Arrestata 13 volte, è stata condannata a 31 anni di carcere e 154 frustate.
Il Premio Nobel per la Pace 2023 è stato assegnato all’attivista iraniana per i diritti delle donne Narges Mohammadi. L’Accademia di Svezia ha scelto la vice presidente del Centro per la difesa dei Diritti Umani, finita in carcere nel 2016 e tuttora detenuta nel penitenziario di Erin. Mohammadi ha ricevuto il premio per la sua lotta “contro l’oppressione delle donne in Iran e per i suoi sforzi nella promozione dei diritti umani e della libertà per tutti”, ha fatto sapere il Comitato.
Arrestata ben 13 volte, e condannata cinque volte per un totale di 31 anni di carcere e 154 frustate, ne è stata chiesta l’immediata scarcerazione.
Il premio Nobel all’attivista iraniana arriva in un momento particolarmente delicato per l’Iran, per quello che si sospetta essere un nuovo caso Mahsa Amini. Nelle scorse ore è stata arrestata Shahin Ahmadi, la madre di Armita Geravand, la 16enne ridotta in coma dopo essere stata picchiata dalla polizia locale per non aver indossato il velo.
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