La questione dei migranti è ancora al centro del dibattito europeo. Il presidente del Consiglio Ue, Charles Michel ha affermato che l’Italia non è sola, ma che al contrario il tema sarà affrontato congiuntamente a Granada.
Intanto la Corte europea ha condannato i respingimenti della Francia. A Lampedusa continuano ad arrivare persone. Solo durante questa notte sono giunti sull’isola ben 65 migranti.
Circa 18 persone sono state rintracciate dai carabinieri nei pressi della spiaggia di Cala Croce, mentre circa 57 persone sono state trasportate dalla Capitaneria di porto a molo Favarolo.
La questioni migranti è sempre di più posta al centro del dibattitto politico, non solo nazionale ma anche europeo. Questo principalmente perché il nostro Paese, così come l’Unione europea, non sono stati in grado di dar vita a politiche efficienti e adeguate per gestire e risolvere il “problema”.
Il punto è che in ambito europeo, ormai da anni, si è sviluppata una tendenza a rafforzare in modo eccessivo e poco pragmatico le frontiere esterne. Questo andando totalmente a danneggiare le numerose vite umane che cercano “salvezza” all’interno di un altro Stato e mettendo in seria difficoltà i vari stati membri, che non sono in grado di gestire la situazione.
Proprio in queste ultime settimane, infatti, la situazione in Italia è a dir poco tragica. Gli arrivi si sono triplicati, non ci sono strutture in grado di ospitare questo gran numero di persone e il governo si è mostrato totalmente ostile al fenomeno, non essendo dunque in grado di emanare misure efficienti.
A questo si aggiunge la totale indifferenza degli altri Stati membri, i quali stanno mettendo in atto una sorta di buck passing, letteralmente “scarica barile”, per esentarsi dalla responsabilità di gestire tale situazione.
A tal proposito, dunque, il presidente del Consiglio Ue, Charles Michel ha affermato:
“L’Italia non è sola, questo deve essere chiaro. La migrazione è una sfida comune”.
Aggiungendo poi di essere in stretto contatto con Giorgia Meloni per tenersi costantemente informato sulla situazione.
Contemporaneamente la Corte Ue ha bocciato, all’interno di una sentenza, i respingimenti della Francia. Affermando che i migranti irregolari, in ogni caso, devono “beneficiare di un certo termine per lasciare volontariamente il territorio”.
Anche la classe politica italiana, naturalmente, si è espressa sulla questione migranti.
In particolare il presidente Mattarella, dopo l’incontro con il premier tedesco, Frank Walter Steinmeier, ha specificato che i due condividono un pensiero omogeneo sul tema. Questo si basa sull’idea che si tratta di “un fenomeno epocale” che va affrontato “non con provvedimenti tampone ma con una visione del futuro”.
“Di questo si occupano i governi, non spetta a me e Stainmeier”.
Ha concluso Mattarella.
Anche Stefano Bonaccini ha espresso il suo pensiero sulla situazione, accusando il governo di un’azione totalmente inefficace e per questo, secondo il presidente dell’Emilia-Romagna, il governo Meloni dovrebbe chiedere scusa.
“C’è improvvisazione nella gestione”.
Ha concluso Bonaccini.
Della stessa idea è anche Matteo Renzi, che durante un’intervista ha parlato del Piano Mattei proposto da Meloni, sostenendo la corretta impostazione della misura ma affermando che l’approccio del governo sul blocco navale è totalmente inconcludente.
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