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Dal 3 aprile 2014 arriva al cinema, attesissimo, il nuovo film di Giulio Base, Il Pretore, interpretato da un sempre più convincente Francesco Pannofino. La pellicola è la trasposizione cinematografica del celebre romanzo Il Pretore di Cuvio dello scrittore Piero Chiara, pubblicato nel 1973.
Erano anni che si parlava di portare sul grande schermo il bestseller di Piero Chiara, ma diversi impedimenti, soprattutto di tipo economico, avevano sempre rimandato il progetto a tempi migliori. Nel 2011, però, su iniziativa dell’attrice Sarah Maestri (nota al pubblico soprattutto per il ruolo della romantica Alice in Notte Prima degli Esami e relativo sequel), che si è assicurata i diritti cinematografici sul romanzo, la macchina organizzativa si è messa in moto con più decisione. Superati numerosi altri ostacoli, finalmente nel 2013 è stato ingaggiato il regista Giulio Base e definito il cast degli attori, che oltre a Pannofino e alla stessa Sarah Maestri vede la presenza di Mattia Zaccaro Garau, Eliana Miglio, Carlo Giuseppe Gabardini, Debora Caprioglio e Massimiliano Cavallari. Il Pretore è stato girato principalmente in riva al Lago Maggiore, dove è ambientata la storia, e precisamente nei comuni di Luino e Castelveccana, oltre che a Varese, Rancio Valcuvia e negli studi di Cinecittà a Roma.
Il Pretore: trailer del film
Il Pretore: trama del film
Luino, 1937. Augusto Vanghetta (Francesco Pannofino) è un pretore insediato nella ridente cittadina affacciata sulla costa lombarda del Lago Maggiore. Nella sua piccola e amena sede pretorile, il Vanghetta è il massimo rappresentante dell’ordine costituito: la sua parola è legge, i suoi pareri sono perle di saggezza da applicare rigidamente, gli eventuali suoi favori sono graziose concessioni di stampo simil-regale e la sua figura è temuta e riverita. Il disbrigo degli annosi affari di pretura non è tuttavia la sua occupazione principale: egli infatti, seppur sia fisicamente poco attraente è un grande e focoso amante e ‘seduttore seriale’. La sua passione per il gentil sesso è tale da fargli intrecciare un numero incalcolabile di tresche, con donne nubili e sposate, di ogni età e di ogni classe sociale. A farne le spese è sua moglie, Evelina Andreoletti (Sarah Maestri), molto più giovane di lui: in origine era stata una donna bella e attraente, ma complice la vita libertina del coniuge (che l’ha sposata soprattutto per la sua ricca dote) è in pieno decadimento psicofisico, fino all’anoressia e all’abulia.
Il pretore coltiva un’altra grande passione: la drammaturgia. Sognando un futuro glorioso nel mondo delle lettere e del teatro, si impegna da tempo nella stesura di una monumentale commedia a sfondo amoroso, nella quale intende rispecchiare fedelmente la sua vita. Per dedicarsi senza distrazioni alla redazione della piéce teatrale, il Vanghetta assume un assistente, l’avvocato milanese Mario Landriani (Mattia Zaccaro Garau), un giovane dall’apparenza posata e discreta, che ha il compito di disbrigare le annose pratiche legate all’ufficio della pretura e parecchie altre incombenze. Ma sarà proprio il Landriani a portare inopinatamente scompiglio nei progetti del pretore e soprattutto nella grigia vita di sua moglie Evelina…
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