Il procuratore sul caso di Nael: “Non c’erano le condizioni legali per l’utilizzo dell’arma da parte dell’agente”

Secondo il procuratore che sta seguendo le indagini, che ha visto il video e ascoltato i poliziotti, non c’erano le condizioni per utilizzare l’arma da parte dell’agente. Il procuratore sta indagando sulla morte del giovane Nael, di 17 anni morto per un colpo di pistola sparato da un poliziotto durante un controllo di routine.

Scontri tra polizia e residenti a Nanterre
Scontri tra polizia e residenti a Nanterre – Nanopress.it

In seguito all’avvenimento e al video diffuso dell’omicidio i residenti e i francesi su tutto il territorio hanno dato vita ad una serie di proteste violente contro le istituzioni e le forze dell’ordine. Per questa notte è previsto che saranno disposti 40mila agenti con il tentativo di sedare le proteste violente.

Il procuratore sul caso di Nael ha dichiarato che non c’erano le condizioni legali per l’utilizzo dell’arma

Durante una conferenza stampa, che si è tenuta in data odierna, il pubblico ministero ha affermato che per l’agente che ha esploso il colpo è stato chiesto l’arresto e la collocazione in custodia cautelare.

Contemporaneamente per lui si è aperta un’inchiesta giudiziaria con l’accusa di omicidio colposo.

Il procuratore che si è occupato di analizzare i video e che ha ascoltato gli agenti di polizia che si stanno occupando del caso “Non c’erano le condizioni legali per l’utilizzo dell’arma da parte dell’agente”.

Ciò conferma perciò quanto fin da subito era palese a tutti l’agente ha sparato al giovane Nael senza alcun motivo lecito.

Macron, il presidente francese, visto il continuo susseguirsi di episodi di violenza, la maggior parte dei quali si è verificato anche la notte scorsa, ha scelto di convocare l’unità di crisi interministeriale.

Secondo il presidente le scene di violenza che si sono viste in queste ore sul territorio francese e che hanno preso di mira le istituzioni, tra cui anche le scuole, sono ingiustificabili.

Le prossime ore devono portare tutti a meditare su quanto successo e al rispetto verso tutti e verso le istituzioni.

Macron ha poi proseguito dicendo che l’omicidio di Nael è imperdonabile e quindi la marcia bianca che si svolgerà oggi deve avvenire nel rispetto totale. Ha poi concluso il suo discorso con un nuovo invito alla calma.

Il governo francese ha deciso di rinviare tutti i viaggi non prioritari per i ministri fino a nuovo ordine, a renderlo noto è Bfmtv, tv francese, questo perché nelle ultime ore i manifestanti hanno mostrato violenza anche contro gli uffici delle varie istituzioni.

Gérald Darmanin, ministro dell’Interno, ha annunciato che per questa sera saranno mobilitati 40mila agenti tra gendarmi e poliziotti, 5mila di loro saranno tra le strade di Parigi.

Gli agenti avranno a disposizione tutte le risorse e le tecnologie necessarie per combattere le rivolte, ripristinare l’ordine e effettuare gli arresti necessari. In totale sono 150 le persone al momento arrestate per le violenze che si sono viste nelle precedenti notti.

Marcia bianca per Nahel a Nanterre
Marcia bianca per Nahel a Nanterre – Nanopress.it

Nelle banlieue la tensione è alle stelle

Le autorità sperano che i provvedimenti presi riportino la calma soprattutto nelle banlieue dove la tensione nelle ore scorse è stata alle stelle.

A Tolosa nella zona sud-ovest e a nord di Lille i manifestanti hanno lanciato oggetti contro la polizia e hanno dato alle fiamme diversi cassonetti. Nella giurisdizione di Parigi fino ad ora sono state arrestate ben 77 persone.

Si spera che la marcia bianca che si terrà a Nanterre oggi possa in qualche modo stemperare la rabbia per quanto avvenuto al giovane Nael, non solo nelle zone limitrofe a Parigi ma anche nelle altre città in cui si sono verificati scontri e disordini.

Le altre città interessate sono Digione, Lione, Roubaix, Nizza e Amiens. Secondo alcune fonti in queste zone non sono i cassonetti sono bruciati ma anche auto e alcuni negozi, ci sono stati poi saccheggi e diversi danneggiamenti agli edifici pubblici.

Nella città di Fresnes è stato addirittura attaccato un carcere utilizzando delle bombe carta che sono state realizzate con mortai pirotecnici.

Invece nella città di Clamart è stato bruciato un tram. È bruciato anche una parte del Municipio di Mons-en-Barœul che si trova nei pressi di Lille.

Da quanto raccontato da Rudy Elegeest, sindaco della città, durante un’intervista rilasciata all’Aft ha affermato che circa 50 persone incappucciate hanno sparato contro il municipio utilizzando i fuochi pirotecnici.

L’attacco è avvenuto alle ore 23.30 ed è terminato intorno alle 4.30 del mattino, l’edificio è parzialmente bruciato. I tre agenti che erano all’interno dell’edificio sono riusciti a nascondersi e fuggire dalla violenza e dalle fiamme. Il piano terra dello stabile è andato completamente distrutto.

Lo stesso Darmanin ha confermato in un tweet questa serie di episodi violenti parlando di assalti e fiamme a municipi, questure e scuole.

Ha poi ringraziato e mostrato il suo sostegno alle forze dell’ordine e ai vigili del fuoco che in queste ore stanno lavorando con coraggio.

In piazza Nelson Mandela a Nanterre, esattamente nel punto in cui l’auto del giovane si è schiantata dopo la sparatoria e dove la vita del giovane Nael si è spenta sono stati deposti tanti mazzi di rose arancioni e gialle.

Il legale della vittima ha reso noto che intende chiedere che il poliziotto sia perseguito per omicidio e non omicidio colposo, inoltre chiederà che il caso sia affidato ad un’altra regione per paura che gli investigatori non siano imparziali.

 

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