Due squadre – quella dei nonni composta da over 65 e quella dei nipoti formata da giovani under 25 – capitanate da volti noti dello spettacolo, e poi giochi, sketch comici, ospiti famosi: sono questi gli ingredienti alla base de Il programma del secolo, il nuovo game show proposto da Tv 2000, la televisione della CEI, il giovedì in prima serata. Un programma che si propone di mettere a confronto e far conoscere reciprocamente due generazioni diverse, apparentemente agli antipodi, scoprendo quanto una ne sappia dell’altra.
Il linguaggio è quello semplice e scanzonato del gioco: prove non di certo particolarmente innovative come, ad esempio, indovinare da chi viene cantata una determinata canzone, capire chi – tra i concorrenti della squadra avversaria – ha compiuto certe particolari azioni o, ancora, individuare l’ospite misterioso della puntata a partire da alcuni indizi forniti dal conduttore.
E poi divertenti filmati di un tempo, interviste al celebre ospite della serata, sketch comici interpretati con una gentile ironia dal conduttore, Michele La Ginestra, che sa tenere le redini del programma con grande garbo, ma al contempo con vivacità e leggerezza. Il tutto senza perdere di vista l’argomento principe attorno a cui ruota ciascuna puntata – la prima, ad esempio, è stata dedicata al tema dell’amore – e su cui le due generazioni si confrontano.
Il confronto avviene attraverso racconti di vita, ricordi, aneddoti rispetto ai quali, spesso e volentieri, il quiz sembra quasi un pretesto per dare il la. Tanto è vero che non è previsto un premio finale per la squadra vincitrice (anomalia assoluta per un game show!), quanto piuttosto un pegno che la squadra perdente dovrà pagare. Pegni simbolici e molto soft, s’intende, come ad esempio dover trascorrere una serata in discoteca, per gli over 65, o cantare una serenata, per gli under 25.
Il fine del programma è quello di far trascorrere al pubblico una piacevole serata in allegria, senza mai dimenticare l’esigenza di veicolare, anche se attraverso il gioco o la battuta, spunti di riflessione e messaggi positivi ed edificanti. Il programma del secolo racchiude un garbo d’altri tempi, può di certo apparire buonista, al limite dello sdolcinato, se paragonato ai quiz a cui siamo avvezzi, ma è senza dubbio un prodotto in linea con il target e con l’identità della rete.
Il programma del secolo è capace di restituire quel clima familiare, quel sapore quasi casereccio, che contraddistingue molti dei programmi di Tv 2000, senza risultare, in fin dei conti, eccessivamente didascalico né pedante.
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