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Il programma e dove vedere le gare di Formula 1 e Moto GP

Lo scorso weekend il rombo dei motori ci ha tenuto compagnia, ma quello della Moto GP, in cui Pecco Bagnaia si è subito imposto con una strepitosa doppietta, la prima della storia con la sprint race. Ora, però, torna anche la Formula 1 e se ne dovrebbero vedere delle belle. La Ferrari, intanto, è chiamata a una reazione immediata dopo le prime due uscite stagionali, andate malissimo a dir il vero. La classifica parla chiaro: le Red Bull, al momento, sembrano imprendibili e ci riferiamo sia a quella di Max Verstappen, sia a Sergio Perez. Siamo solo al terzo appuntamento dell’anno, ma è già il momento di invertire la rotta e sistemare una SF-23 ampiamente deludente.

Francesco Bagnaia festeggia la prima vittoria della stagione – Nanopress.it

Il rombo dei motori, quello che tutti gli appassionati sentono scorrere nelle vene, è pronto a farsi sentire anche questo weekend e rischia di monopolizzare l’attenzione generale, soprattutto se dovesse andare contro il trend delle ultime settimane. In pista, infatti, ci sono sia Formula 1 e Moto GP con appuntamenti parecchio attesi nella stagione. La solita tre giorni della macchine vede ancora una volta dei favoriti d’eccellenza, quelle Red Bull che stanno letteralmente volando già dai primi scampoli della nuova annata. E le Ferrari dietro a guardare, tra le incertezze, le rottura, le gare non terminate e la necessità di cambiare subito rotta per tenere fede a una storia vincente. Per quanto riguarda le moto, invece, la parte del leone la sta facendo sempre Francesco “Pecco” Bagnaia, eccezionale la scorsa domenica a vincere anche la gara, dopo aver messo in cascina la prima sprint race della storia. Ed è solo l’inizio.

Ferrari, ci siete? In Australia si parla già di ultima chiamata, ma le Red Bull sembrano imprendibili

In tutti gli sport, ma forse ancora di più in quelli individuali, ci sono momenti in cui è richiesta una reazione dal singolo. Un momento d’orgoglio e di sana rivalità, quel dare qualcosa di più che ti spinge anche oltre i valori oggettivi. La Ferrari è da anni impantanata in un vorrei ma non posso, che ormai non è più giustificabile. La macchina non gira, non come vorrebbero i tecnici e i tifosi, e con la necessità di sistemare ancora una volta le cose in corsa, prima di dover per forza di cose ridimensionare gli obiettivi.

Charles Leclerc, pilota della Ferrari – Nanopress.it

Nelle prime due gare della stagione, infatti, le cose non sono andate affatto come avrebbe voluto la rossa, ancora una volta impantanate in rotture, uscite di pista e chi più ne ha ne metta. Sembra una maledizione, una di quelle che ti fa cambiare totalmente le prospettive e per lungo tempo, ma intanto gli altri scappano e stavolta, rispetto anche a un anno fa, non sembra esserci proprio partita. Al contrario di Charles Leclerc e Carlos Sainz, infatti, le Red Bull stanno già dimostrando tutta la forza della loro RB-19 e non sembrano affatto intenzionate a fermarsi. Entrambe hanno dato una grande prova di personalità, testa ferma e anche quel pizzico di testa che a volte comanda nel migliore dei modi anche il cuore.

Ora si arriva a un nuovo nodo cruciale della stagione, quello di Melbourne in Australia dove siamo già arrivati al Gp numero tre. Uno di quegli eventi da non fallire e con una settimana di stop in mezzo in cui tutti hanno potuto guardarsi negli occhi e trovare il modo di andare avanti. Certo, non vi promettiamo che la Ferrari farà faville già in questo weekend, soprattutto perché le Red Bull sembrano far tutto tranne che mollare il piede dall’acceleratore e passarlo sul pedale del freno. In mezzo, comunque, non vanno dimenticate le Aston Martin, con quella scuderia ben organizzata, Fernando Alonso come star e con quel valore di esperienza che è inestimabile a questi livelli e una macchina che non sarà quella di Verstappen, ma se la può giocare. O comunque può fare fastidio, cosa che al momento non riesce neppure alla Ferrari.

Max Verstappen, pilota della Red Bull – Nanopress.it

Il weekend parte, come al solito, il venerdì. Prima ci sarà il rodaggio e le prove del caso con le prime due sessioni di prove libere (FP1 e FP2). La maniera di cercare le sensazioni giuste per arrivare davanti a tutti o per tenere botta, semplicemente. Il sabato si inizia già a fare sul serio, visto c’è prima la terza sessione di libere (FP3), poi si passa alle qualifiche che in un circuito così fanno tanto, soprattutto se ci si riesce a piazzare ai primi posti. Domenica, infine, c’è la gara sul circuito dell’Albert Park di Melbourne, quella che permette di andare a punti o di conquistare il tassello più alto del podio. Speriamo che le Ferrari possano regalarci sorprese ed emozioni diverse dalla delusione, ma i favori del pronostico, per forza di cose, restano altrove.

Verstappen comunque nelle ultime ore non se l’è passata affatto bene e ha dovuto fare i conti con il mal di stomaco. Nella consueta conferenza stampa del giovedì, però, ci ha tenuto a ribadire la forza della sua macchina, nonostante i risultati degli ultimi anni non siano stati esaltanti nelle stagioni precedenti: “L’anno scorso è stato tutto molto frustrante. In gara eravamo lenti e poi ci siamo ritirati. Ma credo che abbiamo capito subito cos’avevamo sbagliato nel set-up e nell’affidabilità, e da lì in poi abbiamo fatti grandi step nelle performances. Ora è tutto diverso. Non siamo mai stati così forti all’inizio dell’anno, abbiamo la possibilità di fare risultato qui. Ovviamente per ottenere un grande risultato, ci servirà un grande weekend”.

Subito dopo arrivano le parole anche di Fernando Alonso che, lui sì, sta sorprendendo tutti dopo un inizio di stagione straordinario. Senza dimenticare i record personali, anche perché non si parla d’altro: “Mi eccita vedere come la Spagna si sia nuovamente entusiasmata per la Formula 1 e per ciò che sta facendo. Credo sia bellissimo vedere la loro reazione e spero che si siano divertiti per le mie gare e per questi due podi. La 33esima vittoria? Era il piano tre anni fa, quando sono tornato e ora tutti vogliono che vinca questa gara. Spero che si possa raggiungerla entro fine stagione, per poi inseguire la numero 34“.

Ricordiamo anche che il Gp di Australia per molti ha tante insidie, e tra queste c’è anche quella del fuso orario. Non tanto per gli atleti, ma per gli appassionati che saranno costretti a settare la loro giornata su momenti completamente diversi dal solito. Poco male, perché anche di notte lo spettacolo vale la pena di essere visto.

La MotoGP comunque non sfigura affatto e potrebbe riservare diverse sorprese anche in Argentina. Le premesse del Portogallo, infatti, non sono parse affatto male per l’Italia, visto che Francesco “Pecco” Bagnaia ha dimostrato ancora una volta di essere il numero uno. E rispetto al trionfo non troppo faticoso dell’anno scorso, almeno se si tara la fatica sulla sensazione di essere recuperati, la nuova stagione è cominciata nel migliore dei modi. Al Portimao praticamente c’è stata partita solo il venerdì, quando il tempo del pilota Ducati non era stato neanche tra i primi cinque. Già dalle qualifiche, però, la musica è cambiata e soprattutto Bagnaia ha messo in tasca la prima sprint race della storia e anche la prima gara. Punti pesanti e che, se dovessero essere confermati anche in Argentina darebbero ancora una volta l’etichette del favorito sulla testa del pilota italiano.

Intanto, come potete vedere di seguito, Bagnaia ha deciso di vestire subito i panni del protagonista, ma anche per ciò che ha deciso di fare al di fuori della pista. Al suo arrivo in Argentina, infatti, si è presentato con uno zainetto sulle spalle, i soliti occhiali, i capelli fluenti e tanta determinazione, ma anche con la maglia numero 10 di Lionel Messi – inconfondibile – ben in vista sul suo busto vincente. Un gesto che lo avvicina, almeno in questo, a Valentino Rossi che ne aveva fatte tante di simili e non ha mai nascosto la sua passione per l’Inter, ma quella è un’altra storia. Intanto, i tifosi argentini l’hanno presa parecchio bene a pochi mesi dal Mondiale vinto in Qatar e chissà che non possa portare bene in pista al pilota della Ducati.

Intanto, c’è già chi ha fatto i primi danni e li ha subiti in primis su se stesso. Stiamo parlando di Marc Marquez che si è beccato i fischi sonanti, ha chiesto scusa e ha chiarito, ma senza placare del tutto le polemiche. La brutta caduta e la bufera che ne è scaturita richiederanno un riscatto – e anche decisioni corrette -, ma onestamente la sua Honda sembra comunque molto indietro rispetto alla Ducati. Questione di intesa, di progetti e di realizzazione in sé e per sé. Ma attenzione, la stagione è lunga e guai a dare già per spacciato uno così e del suo livello.

Ha deluso un po’ anche Fabio Quartanaro, inutile girarci tanto attorno. La sua gara gli ha permesso di andare a punti, ma ci aspettiamo una reazione convinta già a partire dall’Argentina e se così non dovesse essere, allora qualche dubbio sulla competitività intrinseca al campionato inizieremmo ad averla. Comunque questa Ducati sembra fantastica e soprattutto perfetta per Bagnaia. La moto vola sulle ali di un entusiasmo che l’ha condotto direttamente alla vittoria e sembra adattarsi come un guanto alle caratteristiche del pilota che deve guidarla. Finora tutto è andato alla perfezione, ma sembra troppo presto per sparare già le prime sentenze, nonostante siano motivate per molti fattori.

Il programma della MotoGP, in realtà, non cambia molto rispetto a quello che sarà per tutta la stagione e che è stato anche al Portimao. Si parte il venerdì, quando i piloti della MotoGP, insieme a quelli delle altre categorie come la Moto2 e la Moto3, inizieranno a mettersi alla prova per le prime due sessioni di prove libere (FP1 e FP2). Si passa poi al sabato che già è denso di emozioni rispetto alle altre annate: dopo la terza sessione di prove libere, tocca alle qualifiche, e anche in Portogallo abbiamo capito quanto sia importante. Si conclude la giornata con una stupenda Sprint Race, sperando che possa portare ancora fortuna a noi italiani. Infine, tutti sintonizzati davanti alla tv la domenica per la gara che assegnerà il bottino più importante di punti iridati. E nessuno vuole farselo scappare.

Nonostante il circuito non sia particolarmente favorevole, Bagnaia ha le idee chiarissime su quello che bisognerà fare nel weekend per arrivare davanti a tutti anche stavolta: “La Ducati non ha mai vinto su questa pista, eppure è un circuito che mi piace – inizia il pilota -. Secondo me possiamo dimostrare di essere cresciuti molto. Possiamo essere comunque davanti, se riusciamo a lavorare bene. Cercheremo di partire dalle prime posizioni per essere competitivi anche nella Sprint”.

Non sono le uniche cose da dire, e non sono mancati anche dei messaggi per Enea Bastianini e Marquez: “Dobbiamo chiedere maggiore chiarezza sul sistema delle sanzioni, non è semplice capire come vengano decise – parte subito Bagnaia -. L’anno scorso a Misano nelle prime prove libere ho rallentato, perché pensavo di avere già visto la bandiera a scacchi, avevo disturbato un pilota e mi sono preso una penalità di tre posizioni sullo schieramento di partenza. Poi in qualifica, mentre stavo cercando di migliorare il mio tempo, ho trovato quattro piloti lenti sulla mia traiettoria, ma nessuno ha detto loro qualcosa”. Nello specifico, su quanto è successo al Portimao, ha detto: “È molto difficile capire cosa fare, anche sulla sanzione di Marquez, non è facile giudicare un errore del genere, io credo che dobbiamo chiedere più chiarezza, devono essere più chiari in queste cose. Comunque auguro a Marquez e a Bastianini di tornare presto in pista”.

Anche Jack Miller, pilota della KTM, si è tolto qualche sassolino dalla scarpa nelle ultime ore, dopo il buon risultato ottenuto al Portimao: “So di dover sempre dimostrare qualcosa, come quando dalla Moto3 sono passato alla MotoGP. Mi è stato detto di tutto, ma dopo nove anni, sono ancora qui… Dicevano che non avrei vinto nemmeno un GP con la Ducati e ci sono riuscito: è bello contraddire queste cattiverie, è una sfida, lo faccio anche per me. Devo ringraziare KTM per avermi dato questa possibilità”.

E non manca un guanto di sfida lanciato a Bagnaia, pur riconoscendo le straordinarie qualità del campione del mondo: “Io, per la verità, non sono riuscito a battere Pecco nemmeno con la stessa moto… È difficile batterlo, ma adesso proviamo a migliorare la moto, anche se so che pure in Ducati lo faranno”.

Insomma, ognuno con il suo obiettivo, ma i riflettori sono pronti – metaforicamente – ad accendersi sull’Argentina e la sensazione è che, nonostante le assenze importanti, ci sarà da divertirsi. E chissà che anche in questo caso Bagnaia non possa farci saltare sul divano, ma le premesse ci sono tutte, pur riconoscendo le difficoltà.

Dove vedere in tv e diretta streaming il fine settimana dei motori tra Formula 1 e MotoGp

A differenza della penuria della settimana scorsa, in cui a brillare e tanto c’è stato appunto solo Bagnaia in sella alla sua Ducati a Portimao, e si è dovuto assistere anche alla sconfitta della Nazionale di Roberto Mancini, da stanotte a domenica, e oltre, il nostro weekend sportivo ci regalerà la doppietta nei motori, il ritorno della Serie A e, si spera, anche qualche gioia nel tennis, ma c’è ancora uno step, piuttosto importante, che divide Jannik Sinner dalla prima finale in un Master 1000.

Francesco “Pecco” Bagnaia in pista con la sua Ducati – Nanopress.it

In questo fine settimana ricco di sport, Sky sarà una fedele compagna, specialmente per gli amanti delle due e quattro ruote. Il Gran Premio d’Australia di Formula 1 si aprirà con le libere di stasera alle 3:30 italiane, mentre domenica 2 aprile sarà live dalle 7 del mattino in esclusiva su Sky Sport F1, Sky Sport Uno, Sky Sport 4K e in streaming su Now tv, e verrà trasmessa in differita su TV8 alle 15.

Ecco il programma completo:

Ore 24.55: F2 – Prove Libere
Ore 3.15: Paddock Live
Ore 3.30: F1 – prove libere 1
Ore 4.30: Paddock Live
Ore 4.55: F3 – Qualifiche
Ore 6.45: Paddock Live
Ore 7: F1 – prove libere 2
Ore 8: Paddock Live
Ore 8.25: F2 – Qualifiche
Ore 9.15: Paddock Live Show
Ore 9.45: conferenza stampa Team Principal
Sabato 1° aprile
Ore 1.40: Sprint Race F3
Ore 3.15: Paddock Live
Ore 3.30: F1 – prove libere 3
Ore 4.30: Paddock Live
Ore 5.15: F2 – sprint race
Ore 6.20: Paddock Live
Ore 7: F1 – qualifiche (in differita su TV8 dalle 14)
Ore 8.15: Paddock Live
Ore 8.45: Paddock Live Show
Domenica 2 aprile
Ore 1.00: F. Race F3
Ore 3.30: F. Race F2
Ore 5.30: Paddock Live
Ore 7: F1 gara (differita su TV8 dalle 15)
Ore 9: Paddock Live
Ore 9.30: Paddock Live – #skymotori
Ore 12: Race Anatomy

Quanto alla MotoGp, che sarà di casa in Argentina, con la prima sessione di prove libere che inizierà domani alle 15:40 in Italia, la sprint race di sabato, invece, sarà alle 20, e la gara vera e propria di domenica alle 19, tutte visibili su Sky Sport MotoGp, Sky Sport Uno e in streaming su Now, oltre che in differita alle 21:05 su Tv8. Anche le gare della Moto2 e della Moto3 si potranno vedere in esclusiva su Sky. Il programma completo.
Venerdì 31 marzo
Ore 13.55: prove libere 1 Moto3
Ore 14.45: prove libere 1 Moto2
Ore 15.40: prove libere 1 MotoGP
Ore 16.40: paddock live
Ore 18.10: paddock live
Ore 18.15: prove libere 2 Moto3
Ore 19: prove libere 2 Moto2
Ore 19.55: prove libere 2 MotoGP
Ore 21: Paddock Live Show
Ore 21.30: Talent Time
Sabato 1 aprile
Ore 13.35: prove libere 3 Moto3
Ore 14.20: prove libere 3 Moto2
Ore 15.05: prove libere 3 MotoGP
Ore 15.45: qualifiche MotoGP
Ore 16.40: Paddock Live
Ore 17.30: Paddock Live
Ore 17.45: qualifiche Moto3
Ore 18.40: qualifiche Moto2
Ore 19.30: Paddock Live – Sprint Race
Ore 20: gara sprint MotoGP (anche in chiaro su TV8)
Ore 20.45: Paddock Live Show
Ore 21.30: Talent Time
Ore 22: conferenza stampa qualifiche
Domenica 2 aprile
Ore 14.40: warm up Moto3, Moto2, MotoGP
Ore 15: MotoGP Rider Fan Parade
Ore 15.30: Paddock Live
Ore 16: gara Moto3 (differita su TV8 dalle 18.05)
Ore 17: Paddock Live
Ore 17.15: gara Moto2 (in differita su TV8 dalle 19.20)
Ore 18.15: Paddock Live
Ore 18.30: Grid
Ore 19: gara MotoGP (in differita su TV8 dalle 21.05)
Ore 20: Zona Rossa
Ore 21: Race Anatomy MotoGP

Mariacristina Ponti

Nata nel lontano 1992, nel giorno più bello per nascere, a Cagliari. Dopo la maturità scientifica, volo a Padova e poi a Roma per studiare lettere. Nella Capitale poi rimango anche per il master in giornalismo. Tra stage a profusione, sempre nelle redazioni sportive, anche se il vero amore è sempre stato la politica, ho ancora da ritirare un tesserino da professionista.

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