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La campagna elettorale in vista delle prossime elezioni 2018 è iniziata e anche Silvio Berlusconi sta già illustrando il programma politico di Forza Italia nei suoi vari interventi pubblici. Il programma elettorale di FI per il 2018 è introdotto dall’ex Cavaliere dal disegno di una pianta azzurra chiamata ‘l’Albero della Libertà’, nei suoi interventi non manca l’appello per l’unità del centrodestra in vista delle prossime elezioni, dal momento che, riportando alcuni sondaggi recenti, secondo l’ex premier la coalizione può vincere “superando il 40%”. Nel programma politico di Forza Italia per le elezioni 2018, Berlusconi lancia temi a lui cari: meno tasse, meno Europa, meno Stato, meno immigrazione e più sicurezza. E poi, lotta alla povertà, più aiuti a chi ha bisogno, più lavoro e una novità: la difesa dei diritti degli animali.
Silvio Berlusconi e il programma politico di Forza Italia: L’albero della libertà
Berlusconi presenta il programma politico di Forza Italia usando la metafora dell’albero (L’albero della libertà), e dei rami, che diventano una sorta di punti chiave del suo progetto politico: dal meno tasse al meno Stato, dal più aiuti ai bisognosi al più garanzie per la sicurezza. E punta sui giovani per trovare nuove persone a cui affidare incarichi di alta responsabilità. “Vogliamo fare in Italia una grande rivoluzione liberale, con le radici nei nostri valori occidentali: nella democrazia, nella libertà, nel cristianesimo”, il suo motto. Vediamo quali sono tutti i punti del programma elettorale di Forza Italia.
Come pensa di stimolare il lavoro? Silvio Berlusconi lo dice commentando il programma politico di Forza Italia. E’ ora di dire “Basta con le autorizzazioni preventive”: chi vuole aprire un negozio, un bar, o costruire un immobile può farlo con una semplice autocertificazione di rispetto delle regole. Punta quindi sulla necessità della semplificazione degli appalti.
Forza Italia punta alla pensione minima a 1000 euro, per 13 mensilità, mentre l’altra idea è una pensione alle mamme: “C’è chi lavora sempre, anche di sera, la notte, la domenica, d’estate. Sono le mamme, le nostre mamme che meritano una pensione per una vecchiaia serena e dignitosa”.
Per chi è povero, Berlusconi assicura l’impegno per la lotta alla povertà: “A chi vive di carità assicureremo tutto il necessario”, con misure come un “sussidio compensativo del reddito” per i poveri, mentre è stato bocciato il reddito di cittadinanza: “non è possibile”. Altro impegno di questa campagna elettorale è la ricostruzione delle case terremotate: “Bisogna ricostruire le case che sono state distrutte dal terremoto e renderle pronte per la primavera”, ha affermato. “Io all’Aquila ne ricostruii 5.639 in 120 giorni, qui le case sono molte meno”, ha sottolineato Berlusconi che ha chiamato in causa la necessità di “un intervento immediato dello Stato di 100 milioni”.
Altro punto fondamentale del programma elettorale di Berlusconi sono meno tasse per le famiglie italiane, per le partite iva e per le imprese, in modo da dare più lavoro agli italiani. Via le imposte sulla prima casa e il bollo sulla prima auto, portare a 8000 euro il limite del contante e provvedere alla chiusura definitiva di Equitalia. Berlusconi evidenzia i punti salienti del suo programma politico partendo dall’abolizione delle imposte sulla prima casa e del bollo sulla prima auto. “Meno tasse è la nostra religione laica dall’inizio – ricorda l’ex premier – Ma come si fa? C’è una formula, l’equazione dello sviluppo e del benessere: meno tasse su famiglia, imprese e lavoro producono effetti positivi su tutto. Se lo Stato ti chiede il 55% di tasse ti sembra un furto, sopra il 60% è un’estorsione fiscale”. E conclude: “Per diminuire le tasse bisogna riorganizzare lo Stato: ogni entità fondata da uomini deve subire una riorganizzazione ogni dieci anni, ma se si saltano i primi due decenni i risultati sono stupefacenti dopo trent’anni”.
Nel suo programma elettorale il leader di Fi parla della necessità di maggior sicurezza e meno immigrazione incontrollata, obiettivo da raggiungere attraverso trattati con la Libia e altri Paesi africani “per fermare le partenza”. Berlusconi invoca un piano Marshall: “Nessun Paese al mondo può sopportare una immigrazione così elevata nei numeri. Le economie europee non sono in grado di offrire posti di lavoro ai nuovi arrivi. E se chi arriva non ha lavoro, poi ruba, delinque, vende la droga, si dà alla prostituzione, ai furti negli appartamenti per vivere. L’Europa deve varare una specie di Piano Marshall per i paesi interessati, pur sapendo che non sono delle democrazie. Soltanto con una azione di questo tipo si può fermare una immigrazione di massa che porterebbe in Europa uno sconvolgimento totale”.
Uno dei rami dell’Albero della Libertà prevede “meno Europa”, quindi una doppia moneta nazionale, stop al bail in per le banche e alle politiche di austerità. La seconda moneta nazionale in aggiunta all’euro, secondo Berlusconi deve essere la Lira. “Io sono figlio della guerra e ricordo le Am-lire. Per uscire dalle crisi si stampa moneta, da imprenditore dico che è lievito per l’economia, dobbiamo stampare una moneta nostra. Diranno che è una idea folle. Ho già in mente il nome della moneta. Qualcuno ha detto la chiameremo Silvia, invece la chiameremo Lira”.
Guardando oltre i confini, a proposito del programma elettorale Berlusconi si dice pronto a lavorare per un riavvicinamento Usa-Russia: “Io desidero che Trump e Putin possano incontrarsi, capirsi e diventare amici come io ero riuscito a far diventare amici George Bush e Putin. Non lasciamo che la Russia guardi solo a Oriente, ricordiamoci che è parte dell’Occidente, io stesso mi sono formato sui classici russi”, ha detto il leader di Forza Italia. A livello europeo, “Siamo molto fieri di essere rappresentanti in Italia della grande famiglia popolare europea. I suoi valori – ha sottolineato Berlusconi – sono i nostri valori. Mi ci ritrovo sino alle virgole. Solo chi è nel Ppe vincerà le prossime elezioni in Ue”.
C’è bisogno di una riforma globale della giustizia. Berlusconi nel suo programma elettorale punta ancora sulla riforma dell’ordinamento giudiziario, ovvero la separazione delle carriere dei giudici e il funzionamento dei processi, rilanciando la riforma delle intercettazioni e la non appellabilità delle sentenze di assoluzione. Oltre che chiedere una stretta della custodia cautelare solo per chi è accusato di fatti di sangue (tutti gli altri, fuori sotto cauzione).
In definitiva, nel presentare il suo programma elettorale, Berlusconi ha dichiarato di voler “presentare una Forza Italia rinnovata al 90%”, privilegiando i giovani militanti nel partito da anni, quelli che hanno le caratteristiche necessarie per andare a coprire incarichi importanti.
[npleggi id=”https://www.nanopress.it/politica/2017/09/08/elezioni-politiche-2018-quando-si-vota/183681/” testo=”Elezioni Politiche 2018: quando si vota”]
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