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Cronaca

Il racconto della donna trans, presa a manganellata dalla polizia locale di Milano

Le prime parole della donna trans presa a manganellate dalla polizia locale di Milano: “Ho paura che mi succede qualcosa se parlo”.

Milano, video dell’arresto (foto da Twitter)- Nanopress.it

A.M., intervenuta a La Repubblica, ha risposto ad alcune domande raccontando la sua versione dell’arresto e dell’aggressione da parte della polizia locale di Milano avvenuta ieri. La donna ha paura di fare denuncia, si legge nell’intervista: “Se parlo troppo ho paura che mi succede qualcosa”. Intanto Il Fatto Quotidiano riporta le parole di alcuni testimoni: “Non stava importunando i bambini, reazione eccessiva”.

Donna trans picchiata a Milano dalla polizia locale: “E’ stata una brutta storia. Sono impaurita”

Nella giornata di ieri ha fatto il giro del web il video dell’arresto di una donna trans da parte di alcuni agenti della polizia locale di Milano. Nelle immagini, riprese dall’alto di alcuni residenti della zona, si nota come gli agenti abbiano usato la forza per sedare la donna, e per procedere all’arresto. Immagini forti, che hanno scatenato tante reazioni e indignazione. Il Sindaco Giuseppe Sala ha sottolineato oggi la gravità dell’episodio, mentre si indaga sull’azione di polizia in generale.

Alcune tesi poi, sulla brutalità dell’azione di polizia, sono anche decadute nel giro di poche ore. Si era parlato infatti di atti molesti presunti da parte della donna, nei confronti di alcuni passanti e di bambini. Alcuni testimoni, secondo quanto riportato da Il Fatto Quotidiano, avrebbero smentito la tesi che vedeva la donna “importunare bambini”. “No, non importunava nessuno, al reazione è stata eccessiva” si legge sul quotidiano.

La donna è stata arrestata da quattro agenti, tre uomini e una donna, tra via Giacosa in zona Trotter e l’Università Bocconi. Nella giornata di oggi, A.M., è stata intervistata da La Repubblica e ha fornito la propria testimonianza sull’accaduto. Tutti la conoscono in zona con il nome di Bruna, scrive il quotidiano. La donna sui fatti di mercoledì racconta di essere impaurita, insieme a due amiche brasiliane Monique e Michelle. “Mi fa male pensarci, è una brutta storia” racconta. Alla domanda di una possibile denuncia per il trattamento risponde di aver paura: “Se parlo troppo ho paura che mi succede qualcosa“.

Il racconto della donna picchiata dalla polizia locale: “Mi sono sentita trattata come un cane”

Una decina domande, poste a A.M., la donna trans picchiata nella giornata di ieri durante un’azione della polizia locale, che racchiudono l’esperienza traumatica di quello che dal video condiviso è parso un violento arresto. È stato il quotidiano La Repubblica, con Ilaria Carra, a sentire la donna in queste ore. Le sue condizioni non dovrebbero essere gravi, anche se Bruna rimane ancora scossa e impaurita: “Ero molto stanca, mi bruciavano gli occhi e mi faceva male la testa dove ho preso le botte” ha raccontato alla giornalista.

La donna racconta di essere stata parecchio agitata, di aver litigato di mattina con alcuni sudamericani ma che non era nuda nel parco, come qualcuno aveva raccontato subito dopo l’arresto. Ammette infatti di essere stata su di giri, “sono un tipo agitato e avevo bevuto la sera e fumato uno spinello, ma non ho picchiato nessuno“. Talmente la rabbia che la donna si era morsa le braccia, e fatta dei graffi, ma nel suo racconto non cita alcuna aggressione o molestia nei confronti dei passanti.

Estratto del video dell’arresto (Foto da Twitter) – Nanopress.it

Poi la fuga dall’auto, per paura di un altro pestaggio: “Mi hanno strattonata in macchina, mi ero nascosta dietro un’aiuola“. Una volta trovata, gli agenti l’hanno manganellata racconta A.M., che dice di essersi sentita tratta “come un cane“. Dice di essere stata trattata bene solo dalla poliziotta, la donna, che poi racconta di essere rimasta in auto dopo l’arresto per altri venti minuti fuori dall’ufficio dei vigili con male agli occhi per lo spray al pepe usato dagli agenti.

Antonio Meli

Classe 1993, laureato in comunicazione e lingue, e in giornalismo, tra Siena e Roma. Appassionato di cinema, musica, storia e spettacolo. Mi piace scrivere e criticare.

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