Attraverso il monitoraggio settimanale Covid proveniente dalla cabina di regia dell’istituto superiore di sanità-ministero della salute, è possibile comprendere quella che è l’attuale situazione provocata dal coronavirus.
Dai dati emerge che l’RT risulta essere in leggero aumento anche se le terapie intensive continuano a diminuire.
In quel periodo di tempo che va dal 8 marzo alle 21 marzo del 2023, il livello dell’RT medio che si basa sui casi sintomatici di covid ha registrato un valore di 0,99, annotando quindi un aumento molto lieve se si fa il confronto con i sette giorni precedenti anche se i dati restano in ogni caso al di sotto della soglia pandemica. E
Questo è ciò che si scopre dopo aver analizzato i dati condivisi dal monitoraggio settimanale covid provenienti dalla cabina di regia Istituto Superiore di Sanità – Ministero della Salute. In base all’analisi è possibile inoltre scoprire che l’indice di trasmissibilità che si basa su coloro che sono stati ricoverati in ospedale a causa della positività dal covid, risulta essere in aumento anche se si trova leggermente sopra la soglia epidemica.
I dati Infatti parlano di un RT equivalente a 1,01 fino al 31 marzo, un valore in aumento se si fa il confronto con quello del 14 marzo il quale era allo 0,89. Nella settimana che sta per svolgere al termine, l’incidenza di Covid 19 in Italia risulta essere abbastanza stabile in quanto si sono registrati 37 casi ogni 100.000 abitanti. Sono questi dati che interessano il periodo di tempo che va dal 24 Marzo al 30 marzo mentre, dal 17 al 23 Marzo, i casi registrati erano di 38 ogni 100.000 abitanti.
Inoltre, perciò che riguarda il tasso di occupazione dei pazienti Covid all’interno della terapia intensiva, è possibile affermare che in Italia questo dato risulta essere in diminuzione poiché è arrivato allo 0,8%, Infatti, se si fa il confronto con i dati rilevati il 23 Marzo, è palese la differenza in quanto questo valore, sette giorni fa, era pari all’1,1%.
Inoltre, il tasso di occupazione all’interno dell’area medica Nazionale si aggira intorno al 4%, un dato riguardo alla rilevazione giornaliera proveniente dal Ministero della Salute datato il 30 marzo.
Nel corso di questa settimana sembra che sono cinque le Regioni-Province autonome italiane che rientrano nella categoria con rischio alto di Covid. Infatti, sono proprio questi luoghi in cui sono stati registrate numerose allerte di resilienza, anche se tra queste una, poiché non risulta essere valutabile a causa dell’assenza di dati trasmessi, viene catalogata come rischio alto.
Le regioni che invece risultano essere a rischio moderato sono 8, lo stesso numero di regioni e province autonome che registrano un rischio basso.
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