Sono passati ormai 6 anni da quel terribile terremoto che ha sconvolto il centro Italia.
Durante la notte del 24 agosto molto più precisamente alle 3:36, una scossa di magnitudo 6.0 ha devastato i comuni di Accumoli, Amatrice e Arquata del Tronto. È stata quella la prima di una lunga serie di scosse sismiche. La prima di una lunga serie di scosse che si sono protratte anche nei mesi avvenire.
Quel terribile 24 agosto di 6 anni fa
Alle 3:36 del 24 agosto una terribile scossa di magnitudo 6.0 colpì diversi comuni del Centro Italia.
Stiamo parlando di quelle zone che comprendono la città di Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto. L’epicentro della scossa è proprio tra questi ultimi due comuni con una distanza di pochissimi km da due regioni molto grandi, ossia il Lazio e le Marche.
Un terremoto talmente forte da radere al suolo una frazione di Arquata, Pescara del Tronto. Un terremoto che ha causato un gran numero di vittime. Stiamo parlando di uomini, donne e bambini che hanno perso la vita improvvisamente.
Numeri che fanno venire i brividi se si pensa che ad Amatrice sono state 237 le vittime, ad Arquata 51 e ad Accumuli 11. Un terremoto avvenuto in un periodo dell’anno in cui queste cittadine erano piene di turisti.
Numerosi sono stati i danni che il terremoto ha inflitto. Basti pensare alle condizioni delle abitazioni, delle imprese, delle edifici pubblici e delle strade, degli oggetti che hanno subito gravi conseguenze anche nelle zone vicine, tra cui l’Umbria e l’Abruzzo.
Coloro che sono riusciti a mettersi in salvo hanno trovato rifugio presso gli alberghi di San Benedetto del Tronto.
Cosa accadde 2 mesi dopo il terremoto
Una notizia che ha sconvolto l’intera Italia al punto che i telegiornali non facevano altro che parlare di questa terribile disgrazia abbattuta sui tre comuni.
Una notizia che giunse anche in Vaticano al punto che Papa Francesco, il 14 ottobre, prese la decisione di visitare quelle zone colpite dal forte sisma.
Un terremoto che purtroppo non ha mai fine. Il 26 ottobre altre due sono state le scosse che hanno colpito il centro Italia. Questa volta l’epicentro era tra i comuni di Visso, Castel Sant’Angelo sul Nera e Ussita.
Un forte sisma che distrugge l’area dell’Appennino umbro- marchigiano. La prima scossa di magnitudo 5.4 si registra intorno alle 19:11 mentre la seconda, di magnitudo 5.9 si è avvertita alle 21:18.
Un forte terremoto che provoca danni e crolli anche alle cittadine circostanti. Nella cittadina di Camerino, un campanile non riesce a resistere al tremolio della terra al punto da schiantarsi su una casa che fortunatamente era disabitata in quanto i suoi inquilini avevano deciso di mettersi in salvo già dopo aver avvertito la prima scossa.
La terra però continua a tremare e il 30 ottobre, alle 7:40 di mattino, i sismografi registrano una delle scosse più forti e avvertite dopo il terremoto in Irpinia. Questa volta si raggiunge il magnitudo 6.5 con epicentro tra Norcia, Castel Sant’Angelo sul nero e Preci.
Un terremoto talmente forte al punto da radere al suolo la Basilica di San Benedetto da Norcia, distruggere tutta la frazione di Castelluccio di Norcia e continuare ad abbattere tutti quegli edifici che fino ad ora erano riusciti a resistere ai terremoti precedenti.
Uno terremoto talmente forte al punto di essere avvertito non solo in tutta Italia e a riuscire a raggiungere persino l’Austria percorrendo la costa balcanica. Fortunatamente nessun uomo o donna ha perso la vita anche se la lista dei comuni danneggiati aumenta ancora di più arrivando va bene 131 posti raggiunti dalla furia del terremoto.
Continuano le scosse anche negli anni successivi
Il centro Italia sembra essere ormai diventato una vera e propria calamita per i terremoti. Infatti, il 18 gennaio del 2017, l’Abruzzo trema ancora una volta.
Quattro diverse scosse distribuite nell’arco della giornata con una magnitudo che parte da 5.0 fino ad arrivare a 5.5. Scosse che provocano altri crolli e danni tra cui anche la caduta del campanile della chiesa di Sant’Agostino ad Amatrice.
È questo ciò che è accaduto in un periodo dell’anno molto freddo in cui la cittadina era coperta anche da un manto di neve. Una situazione che peggiora ancora di più le conseguenze del terremoto al punto che alle 17:40 una grandissima valanga colpisce l’hotel Rigopiano luogo in cui 40 persone restano intrappolati.
Purtroppo però non tutti sono riusciti a mettersi in salvo fin quando soltanto 11 di loro riescono a sopravvivere a questa terribile esperienza.
L’11 aprile del 2018 a 2 km da Muccia si assiste ad un’ulteriore scossa, una magnitudo 4.6. E’ questo ciò che accade nel cuore della notte, una situazione che porta tutti gli abitanti del luogo a riversarsi in mezzo alle strade così da essere certi di non ferirsi a causa di un probabile crollo delle proprie abitazioni.
L’ultima scossa che si è registrata nel centro Italia è quella del 16 luglio del 2021. Questa volta però si è trattato di scosse minori con un magnitudo di 2.6 e 3.6. Questo è ciò che si è riuscito registrare presso l’Istituto Nazionale di Geofisica il Vulcanologia di Norcia. Alcuni testimoni hanno addirittura raccontato che tali scosse molto spesso vengono precedute da un forte boato.
Ricordiamo quindi oggi tutte quelle vittime che hanno perso la vita in occasione del terremoto avvenuto sei anni fa, uomini e donne che hanno avuto hanno perso tutto, non solo beni materiali ma anche affetti e persone amate.