Una storia che farà discutere ancora ed ancora e che coinvolge un insegnante di un liceo. Non ancora da tutti, purtroppo, sono comprese ed accettate le diversità. Un docente rifiuta di mettere la sua firma su di un compito. Ecco il motivo.
Il suo alunno è trans e il suo docente non accetta di firmargli il compito. I compagni del ragazzo si schierano con il loro amico.
Una vicenda che fa discutere quella accaduta in un liceo scientifico della capitale. Un professore che si rifiuta di apporre la sua firma al compito di un alunno. Motivo? Il giovane ragazzo è un trans. Il docente ha sbarrato il nome che il giovane ha scelto e con il quale si firma, anche nei compiti in classe. A questa azione, il professore ha risposto con un lapidario: “Io davanti ho una donna”.
La vicenda, anche se accaduta qualche giorno fa, è stata resa pubblica, attraverso il social Instagram, solo poche ore fa. E a farlo sono stati proprio gli studenti del liceo “Cavour” di Roma, dove è accaduto l’episodio increscioso.
Nel post sul social, i ragazzi raccontano che il professore ha, ripetutamente, rifiutato di “applicare la legge per il Piano personalizzato di studio e il regolamento per la Carriera Alias” al giovane studente, che ha anche i documenti in regola. Le parole del professore, il suo gesto fatto sul compito dell’alunno, non sono passati inosservati.
I ragazzi hanno accusato il professore di mancanza di rispetto nei confronti del giovane trans, ma anche di mancanza di rispetto della legge, oltre che di “una manifestazione di transfobia pura” – hanno scritto nel post. La notizia successa in questa classe si è, subito, diffusa in tutto il liceo e i ragazzi, in maniera compatta, chiedono che vengano presi seri provvedimenti disciplinari nei confronti del docente in questione.
Lo studente trans ha anche detto la sua, accusando il professore che, da due anni, continua a chiamarlo “signorina”. Il giovane è stanco di tutti questi soprusi e sa bene che, da questo anno, ci sono dei regolamenti appositi che lo tutelano e, per questo, le scuse del suo insegnante non bastano più.
Il professore, infatti, non avrebbe applicato la cosiddetta “categoria Alias” (gli alunni possono avere un’identità diversa rispetto a quella dichiarata all’anagrafe) e ciò è previsto, anche, dal regolamento d’istituto, che è stato approvato lo scorso anno.
Il collettivo studentesco parla di “episodio imperdonabile”. Lo stesso studente ha avuto anche un attacco dal suo docente, con altre frasi, una su tutte quella che, al docente, non interessava il regolamento scolastico e che il giovane non poteva farlo (a firmarsi in altro modo). Al momento, solo la vicepreside ha preso le difese dello studente, fanno sapere dal collettivo studentesco. Ma contro il professore non è stato preso, ancora, nessun provvedimento disciplinare.
Il collettivo studentesco prende atto di tutto ciò che è avvenuto e, in una nota diffusa, afferma che tutti gli studenti pretendono che vengano presi provvedimenti contro il docente, siano essi disciplinari e legali, poiché “ognuno deve poter avere la libertà di esprimere al meglio la propria persona” – scrivono.
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