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Un durissimo colpo per i conservatori e per tutti i suonatori in carne e ossa: ecco in arrivo il robot violinista, che non stecca mai, che è sempre a tempo e che svolge qualsiasi brano alla perfezione. Già, alla perfezione: è questo il pro, ma anche il grande contro di una tecnologia che mostra il fianco a una grande debolezza. La creazione dell’artista hitech Seth Goldstein chiamata curiosamente Ro-Bow fa sì che qualsiasi brano possa essere riprodotto, quasi come una cassetta, andando ad agire direttamente sullo strumento con un sofisticato sistema, ma toglie tutta la poesia dell’interpretazione che solo un essere umano può donare. Qui sopra il video.
Ormai ritirato dal lavoro, Seth Goldstein si sta divertendo con piccole opere d’arte DIY ossia do it by yourself o, se preferite, fai da te. Ro-Bow è già geniale dal nome dato che si può tradurre come robot-archetto (molto, ma molto più efficace in inglese) e consiste in uno strumento robotico che permette di poter azionare corde e tastiera del violino sostitunendosi alle mani del suonatore. C’è un sistema che inclina lo strumento, c’è un piccolo braccio che strofina l’archetto sulle corde e rotelline che le pizzicano. Così facendo, con un minimo di programmazione, tutto è riproducibile senza errori e immediatamente. Tutto molto bello, peccato che sia allo streguo di un CD riprodotto dato che è scevro da qualsiasi interpretazione. Tuttavia, prendendolo come esperimento tecnologico in sé è molto interessante perché ci mostra fin dove l’ingegneria – persino amatoriale – si è spinta.