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“Il salto della rana”, edito da Fernandel, è il nuovo romanzo di Paola Rondini, un’opera appassionante, che segna un confine molto sottile fra il thriller e il desiderio di raccontare, un giallo che a tutti gli effetti non può definirsi banale e che sa delineare, con una scrittura ricca di sfumature, dei personaggi con molte sfaccettature. Il romanzo ci racconta la storia di Emma, un’avventura che la porterà ad immergersi in scenari profondamente interiori, fra elementi di realtà e suggestioni molto particolari. Non manca un pizzico di passione. Quest’ultima si esplica attraverso l’attrazione che nasce fra Emma, la protagonista, e Nikandros, responsabile di un progetto pubblicitario.
La trama
Emma si ritrova a Milano, in una mattina, quando, in prossimità di un incrocio, la sua attenzione viene catturata da un’auto che viaggia a forte velocità. L’automobile sbanda e poi si dilegua nel nulla. L’agenzia pubblicitaria, per la quale la protagonista lavora, vorrebbe che lei andasse in Arizona, per lanciare un nuovo marchio. Qui Emma conosce Nikandros, che fa parte di un gruppo di creativi responsabili del progetto. Fra i due nasce un’attrazione incredibile. Intanto in Italia la madre di Emma è stata ricoverata in una clinica, perché affetta da un disturbo, che la costringe a trascorrere le giornate presa da un’apparente indifferenza. La sfida di Emma diventa quella di riuscire a ritornare a casa, dopo aver affrontato mille battaglie quotidiane.
Realtà e alienazione
In questo romanzo di Paola Rondini assistiamo ad un’integrazione, potremmo dire molto significativa, tra realtà e alienazione. Spesso, in maniera sfumata, si perdono i confini fra ciò che è possibile vedere con gli occhi e ciò che, invece, possiamo rintracciare attraverso lo specchio dell’anima. Il viaggio di Emma è in realtà una metafora che ci induce a riflettere su come tutti noi spesso viviamo dei momenti di estraneità, ai quali dobbiamo far fronte, nuotando e saltando proprio come una rana, che viene definita come “il più bello e il più perfetto degli anfibi”. Sta a noi tutti riuscire a fare quel salto, che ci può ricondurre a prendere contatto con noi stessi, a ritrovarci.
A proposito di Paola Rondini, la stampa ha fatto delle osservazioni molto interessanti. Su Famiglia Cristiana è stato scritto che è “una scrittrice di confine: sfiora il thriller con l’intento, in realtà, di raccontare”. Il Sole24Ore ha definito il romanzo “Il salto della rana” “un giallo non banale”. La scrittrice è nata a Città di Castello e ha pubblicato già altre opere: nel 2007 il romanzo “Miniature”, che è stato tradotto anche in Germania e in Spagna, e nel 2010 “I fiori di Hong Kong”. “Il salto della rana” è uscito il 15 ottobre 2014 e costa 12 euro.
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