Il Senato approva con 125 voti favorevoli e 28 contrari, la fornitura di armi all’Ucraina. La Camera valuterà l’approvazione definitiva.
Con 125 voti favorevoli e 28 contrari, il Senato ha approvato la conversione del decreto legge che stabilisce una proroga della cessione di armi e di mezzi a favore dell’Ucraina, fino al 31 dicembre 2023. Il testo, ora, passera alla Camera dei Deputati per la sua approvazione definitiva.
Approvata, dal Senato, la conversione del decreto legge che prevede la cessione di armi ed equipaggiamenti militari all’Ucraina fino al 31 dicembre 2023. In tal senso, i voti favorevoli sono stati 125 a fronte di 28 contrari al provvedimento. Il testo del decreto, dunque, dovrà passare alla Camera per ottenere approvazione definitiva.
Prima del voto, Antonio Tajani, ministro degli Esteri, ha riferito che l’Italia sarà ancora al fianco dell’Ucraina e che si è “pronti a inviare altre armi” al fine di far ottenere al paese di Zelensky pace e indipendenza.
A questo scopo, il nostro paese – come sottolinea il ministro – ha inviato all’Ucraina “10 milioni di contributi economici“, nonché più di 50 tonnellate di materiale elettrico che servirà per la ricostruzione della rete elettrica ucraina, danneggiata dai bombardamenti russi.
La Russia punta a utilizzare al massimo l’artiglieria che ha a disposizione, raggiungendo il 75%. Nel conflitto contro l’Ucraina, il Cremlino sta usando delle vecchie armi ucraine, che gli furono date come pagamento per i debiti di gas naturale di Kiev, dopo la caduta dell’Unione Sovietica.
Chiamato White Swan, il Tu-160 è il bombardiere supersonico più pesante e veloce del mondo.
La fortezza volante – progettata dai sovietici – può fare il giro di mezzo globo, volare fino a 20 km sopra la Terra e trasportare 45 tonnellate di bombe o una dozzina di missili nucleari Kh-55.
Mosca ha 16 White Swans e li sta usando come carte vincenti nel suo rinnovato confronto con l’Occidente. Negli ultimi anni hanno sorvolato il Polo Nord violando lo spazio aereo statunitense e canadese, sono atterrati in Venezuela e hanno lanciato missili da crociera contro la Siria.
La Russia, inoltre, ha utilizzato il bombardiere strategico Tu-160 negli attacchi contro l’Ucraina, che – una volta – aveva molti più aerei rispetto al suo vicino più grande. Dallo scorso marzo, i White Swans hanno fatto piovere l’inferno sull’Ucraina.
Decollano da una base aerea vicino alla città di Saratov, sul fiume Volga e lanciano missili non nucleari senza entrare nello spazio aereo ucraino.
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