Nella mattinata di oggi il Sindaco ha condiviso un post in cui racconta di aver trascritto i primi due certificati di figli nati da 2 mamme.
Con un post pubblicato su Facebook, il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha fatto sapere che nella mattinata di oggi ha trascritto i primi due atti di nascita di bambini nati da 2 mamme. Si tratta di certificati registrati all’estero, e i bambini interessati sono un maschietto nato in Francia, con una mamma italiana e una francese, e una femminuccia nata in Inghilterra, da una mamma italiana e una inglese.
Nella didascalia che accompagna la foto, Gualtieri indica questo evento come un atto di riconoscimento dei diritti fondamentali di questi bambini. Primo fra tutti il diritto alla Cittadinanza italiana, con tutto ciò che comporta. Allo stesso tempo, la trascrizione di questi certificati di nascita riconosce entrambe le madri come tali. Di conseguenza, le investe di tutti i doveri che gli competono in quanto genitori.
La trascrizione di questi atti, continua Gualtieri, non fa altro che riconoscere qualcosa che i Paesi di nascita dei due bambini hanno già attestato, cioè che i nascituri hanno due mamme. Secondo il Sindaco di Roma si tratta di un atto legittimo e doveroso a motivo delle sentenze che hanno stabilito la giustezza di questa procedura. Pertanto, sarebbe ingiusto decidere di non trascrivere tali atti di nascita o farlo parzialmente.
Gualtieri lancia poi un messaggio in rappresentanza di Roma Capitale. La quale, a suo dire, è in prima linea nell’impegno per promuovere i diritti umani e lottare contro qualsiasi tipo di discriminazione. E si fa portavoce dell’Amministrazione comunale della Capitale, la quale secondo le sue parole si schiera con decisione al fianco della comunità Lgbt+.
L’obiettivo, secondo Gualtieri, è quello di rendere Roma una Capitale dei diritti “per tutte e per tutti”. E poi, la stoccata al Governo: secondo il primo cittadino di Roma è ormai tempo di creare una legge che chiarisca la situazione delle famiglie omogenitoriali. Oltre a questo, tale legge deve riconoscere loro i medesimi diritti di cui queste famiglie già godono nel resto d’Europa.
Diritti che, come dimostra la trascrizione di questi atti di nascita, non privano il resto della comunità di nulla. Anzi, migliorano la vita delle persone che li ricevono. La trascrizione di questi due certificati di nascita esteri, fortemente voluta dal Sindaco Gualtieri, riconosce la genitorialità di entrambe le mamme dei bambini. In più, garantisce a questi ultimi, nati all’estero, la Cittadinanza italiana.
Andrea Catarci, assessore alle Politiche del Personale, Decentramento, Partecipazione e Servizi al Territorio ha commentato l’avvenimento. Catarci lo definisce come il modo migliore, per il Comune di Roma, di rafforzare il rapporto di alleanza con la comunità Lgbt+. Soprattutto alla vigilia del Pride, che partirà domani, 10 giugno.
Al suo commento positivo si aggiunge quello di Marilena Grassadonia, Coordinatrice dell’Ufficio Diritti Lgbt+ di Roma. Quest’ultima ringrazia il Sindaco Gualtieri per la responsabilità e l’impegno che si è assunto.
Secondo Grassadonia, la firma di questi atti di nascita dimostra come le grandi cose siano fatte di gesti semplici, e le battaglie motivate da cause giuste spesso vengono vinte. La Coordinatrice riconosce che questo è solo il primo passo di un lungo percorso, ma afferma che con questo atto Roma dimostra di aver preso la strada giusta, quella dei diritti.
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