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Lo straniero raccontato sul piccolo schermo con il film tv Il sole negli occhi. Ancora Un Matrimonio tra Pupo Avati e Rai Uno: il regista racconterà gli sbarchi a Lampedusa e il tema, più che mai attuale, della migrazione italiana. Grazie al film tv Il Sole negli occhi, Laura Morante sarà protagonista del piccolo schermo a novembre: la storia della fuga disperata dalla guerra di un bambino siriano, alle prese con una ricerca interiore che sarà prima di tutto la ricerca della sua famiglia. Da Lampedusa alla Germania, gli sbarchi cosiddetti clandestini approdano in tv. Un tema che, volente o nolente, è destinato a dividere le coscienze, che la società suggerisce essere da un lato disposte all’accoglienza ma, dall’altro, con la paura dell’invasore.
Prodotta da Rai Fiction insieme a DueA Film (la stessa società della serie tv Un Matrimonio con Micaela Ramazzotti e Flavio Parenti), è stata presentata dal regista all’indomani delle riprese ultimate in Germania. A breve al cinema con Sharon Stone nel nuovo film Un ragazzo d’oro con Riccardo Scamarcio e Cristiana Capotondi, Avati torna su Rai Uno e commenta così all’Ansa la scelta di portare in tv il tema sociale della migrazione:
‘L’Europa non sta facendo assolutamente nulla per aiutare l’Italia nell’accoglienza dei richiedenti asilo. Solo parole‘; ‘Girare a Berlino – ha aggiunto il regista – è stata una scelta derivata dalle ricerche che abbiamo fatto‘. Il primo approdo per gli stranieri in Italia sono le coste della Sicilia, poi via verso la Germania, come spiega Avati:
‘li proteggono e li garantiscono di più sul piano sociale. Anche se l’Italia fa persino di più per i profughi: il primo impatto lo sopportiamo tutto noi‘. Il volto femminile del film tv sarà Laura Morante nel ruolo di protagonista, mentre Amor Faidi – piccolo e bravo – sarà al suo fianco:
‘Abbiamo affrontato la questione con gli occhi di un bambino, con una sensibilità che mi auguro emozionerà gli spettatori‘, perché Rai Fiction ‘sta facendo moltissimo per ridare alle tematiche sociali il peso che dovrebbero avere nel cinema. Cosa che il nostro cinema non ha più l’ardire di fare, vittima del mercato‘, ha concluso Avati, già l’anno scorso sul piccolo schermo con un film tv sul tema delicato dei minori: Il bambino cattivo.
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