All’interno di una scuola media di Tivoli, i professori hanno deciso di bocciare una studentessa di 11 anni con ben sei insufficienze. Il Tar è però intervenuto dichiarando nulla la decisione dei docenti e riammettendo la bambina nella classe successiva.
“La non ammissione alla classe successiva nella suola media inferiore deve essere considerata un’eccezione”.
Questa è la giustificazione data dal Tar alla misura intrapresa, criticando inoltre i sistemi di ausilio e di supporto per il recupero.
In una scuola media di Tivoli i professori hanno deciso di non ammettere una studentessa di 11 anni in seconda media. Questo perché la studentessa aveva accumulato circa sei insufficienze.
Nonostante la decisione dei docenti, però, i genitori hanno deciso di fare ricorso al Tar. Questo con l’aiuto degli avvocati Michele Bonetti e Silvia Antonellis, i quali non solo hanno chiesto la riammissione della bambina, ma anche l’annullamento della pagella e dello scrutinio.
Il Tar, inaspettatamente, ha deciso di ammettere il ricorso stabilendo la riammissione della ragazza. La motivazione data è stata quella che la bocciatura alle scuole medie deve essere un’eccezione, essendo una casualità non nella norma.
Inoltre è stato criticato il fatto che i professori non hanno preso in considerazione il miglioramento della bambina avuto verso la fine dell’anno.
“l’alunna, dal primo mese di scuola sino al termine delle lezioni, ha visto incrementare le proprie conoscenze e migliorare i propri voti, nonostante in molti casi non abbia raggiunto la media del 6”.
Questo si legge all’interno della sentenza del Tar.
Mentre, nella pagella come motivazione per la bocciatura, i professori hanno specificato che l’alunna ha riscontrato “risultati complessivamente insufficienti”. Il comportamento e la frequenza vengono definiti “buoni” ma “l’impegno è stato scarso e inadeguato, sia nell’esecuzione dei compiti che nello studio”.
Dopo questa decisione del Tar, non sono mancati alcuni commenti da parte della politica. Tra tutti quello del ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.
Egli ha affermato che valuterà attentamente la sentenza per verificare se ci siano stati effettivamente errori nella valutazione da parte dei professori. In ogni caso, il ministro specifica che ha dato vita ad un gruppo di lavoro volto a verificare la regolarità di determinate procedure giuridiche.
Questo per evitare che vengano messe in discussione valutazioni puramente tecniche che prevedono specifiche competenze nell’ambito scolastico.
“Sentenza irrispettosa del lavoro degli insegnanti”.
Ha affermato invece Matteo Salvini.
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