Il tiktoker Avocadogabb, seguito da migliaia di persone, ha denunciato un’aggressione omofoba subita in questi giorni. Ecco cosa gli è successo e cosa ha detto.
Giugno è stato il mese del Pride Month, dove in tutto il mondo si sono susseguite parate e manifestazioni pacifiche per difendere la diversità e rendere il mondo un posto senza discriminazioni.
Purtroppo, tutto questo non basta, come ha dimostrato il tiktoker Avocadogabb, ovvero Gabriele Gentile, che proprio in questi giorni racconta di aver subito una brutta aggressione omofoba.
21 anni, di Rimini, Gabriele Gentile in arte Avocadogabb ha più di 600mila follower su Tiktok, dove pubblica video divertenti all’interno di un hotel, diventato il più famoso visto sul social.
Tempo fa, Gabriele ha deciso di fare coming out con i suoi follower, non avendo alcun timore giustamente di mostrarsi per quello che è. Ma purtroppo, nonostante le lotte, le manifestazioni del Pride Month e milioni di post di sensibilizzazione, l’omofobia è ancora troppo radicata in Italia e nel mondo.
Proprio Avocadogabb ha confermato questa situazione, ormai insostenibile, raccontando cosa gli è successo sul lungomare di Rimini.
Il giovane passeggiava tranquillamente durante la Notte Rosa, in spiaggia, un evento che si è tenuto nella cittadina romagnola. Dopo la festa, Gabriele si è imbattuto in un gruppo di ragazzi, più grandi di lui, che vedendolo con una maglia rosa e un pantalone di pelle hanno iniziato a insultarlo.
Purtroppo, come lui stesso ha raccontato proprio su TikTok, la cosa non è finita lì. Infatti, uno dei ragazzi gli ha sputato addosso e un altro gli ha buttato una lattina di birra addosso.
Il giovane tiktoker Avocadogabb, com’è giusto che sia, è rimasto inizialmente scioccato dall’accaduto e non ha reagito al momento.
Ma poi, a mente fredda, ha deciso di denunciare perché cosa del genere devono venire alla luce per far sì che la battaglia contro di loro sia sempre più dura.
Ecco alcune sue parole: “In quei secondi ho temuto per il peggio perché se fossero riusciti a raggiungermi non so cosa sarebbe potuto succedere. Dopo questa aggressione mi sento minuscolo, piccolo, mi sento indifeso come se non ci fosse nulla che io possa fare per difendermi e cambiare le cose”.
Gabriele, però, ha deciso di parlare con il suo avvocato il giorno dopo l’aggressione, in modo tale da denunciare a agire contro questi gesti riprovevoli.
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