Uno degli istituti americani, il National Institute of Allergy and Infectious Diseases, ha comunicato di avere intrapreso una sperimentazione circa il vaccino annuale contro l’influenza, in cui si potrebbe eliminare il richiamo periodicamente.
A breve partiranno i primi test su 50 volontari con una fascia di età compresa tra i 18 e i 49 anni per la formula universale a mRna.
Nuovi e importanti studi si stanno effettuando circa il vaccino anti influenzale. Infatti, il National Institute of Allergy and Infectious Diseases, ha comunicato di avere intrapreso una nuova sperimentazione circa il vaccino annuale contro l’influenza, in cui si potrebbe eliminare il richiamo periodicamente.
“sarebbe un importante risultato per la salute pubblica e potrebbe eliminare sia la necessità dello sviluppo annuale di vaccini contro l’influenza stagionale, sia il bisogno per i pazienti di sottoporsi a un vaccino antinfluenzale ogni anno”.
Queste le parole dichiarate da Hugh Auchincloss, dirigente del National Institute of Allergy and Infectious Diseases, il quale ha spiegato che per tale studio ci sarà bisogno di circa 50 volontari con una fascia di età compresa tra i 18 e i 49 anni per la formula universale a mRna.
Hugh Auchincloss, dirigente del National Institute of Allergy and Infectious Diseases, ha spiegato come avverrà la sperimentazione del nuovo vaccino e delle varie fasi che seguiranno.
Nella parte iniziale del test verrà stabilito il dosaggio più efficace e in un secondo momento, invece, il nuovo prodotto sarà messo a paragone con il vaccino stagionale quadrivalente in uso in maniera tale da verificare la capacità di proteggere dall’influenza.
“Alcuni ceppi del virus dell’influenza hanno un significativo potenziale pandemico. Un vaccino antinfluenzale universale potrebbe fungere da importante linea di difesa contro la diffusione di una futura pandemia influenzale”.
Queste le parole di Hugh Auchincloss, il quale spiega quali sono gli obiettivi ai quali punta il nuovo vaccino, utilizzando una porzione di una proteina caratteristica dei virus influenzali: l’emoagglutinina.
Tale proteina consta di due porzioni: una si evolve in maniera rapida, l’altra, invece, è più stabile e ha caratteristiche più o meno simili presenti in virus influenzali. Il vaccino che stanno studiando gli esperti del National Institute of Allergy and Infectious Diseases presenta la seconda porzione di proteina.
In questo modo, potrebbe essere in grado di offrire una porzione più duratura contro più virus stagionali e al tempo stesso si potrebbe evitare il famoso richiamo ogni anno.
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