La paura che avanza, adesso, non è più solo per il Covid. Anche il vaiolo delle scimmie, negli Stati Uniti, comincia a terrorizzare le persone. Per questo, a New York, è già corsa al vaccino contro quest’ultima calamità.
La Grande Mela di New York è il più grande focolaio di questa nuova malattia. Ed è proprio lì che i cittadini corrono a vaccinarsi.
Da poco la ripresa della battaglia mondiale contro il Covid che non arresta la sua corsa e che sta costringendo tutti a riprendere la campagna vaccinale, con terze e quarte dosi, sia in Europa che nel resto del mondo.
Ma a preoccupare, almeno negli Stati Uniti, ora, è anche il vaiolo delle scimmie. Sì perché proprio nella Grande Mela di New York si registra il più grande focolaio del Paese, con ben 461 nuovi casi. Questo, ha portato una sorta di psicosi fra la popolazione che, sfidando anche le alte temperature di questo mese di luglio, si è messa in fila per la dose di vaccino contro questo nuovo virus.
Un’impennata di casa mai vista prima che, nel giro di pochi giorni, è passata da 10 a 460 e più. La paura inizia a serpeggiare e a farsi largo fra la gente tanto che, i centri vaccinali sono stati riaperti non più solo per il Covid ma anche per il vaccino contro il vaiolo delle scimmie. Ed in tanti si sono presentati.
Un’epidemia a New York iniziata nello scorso mese di maggio ma che, solo nell’ultima settimana ha visto un balzo in avanti dei contagi, arrivati in soli 7 giorni, a +230 casi.
Le Forze dell’ordine e il commissario sanitario di New York sono concordi sul fatto che si stia combattendo una doppia battaglia, su due fronti, ma la fornitura di vaccini è scarsa, specie per il vaiolo, come tale è anche la somministrazione dei test per capire se si è stati contagiati o meno da questo virus.
La città di New York, per evitare che questo virus si diffonda sempre di più, ha aperto ben 4 hub vaccinali destinati solo a questo tipo di vaccino. Erano state predisposte, solo per la giornata di ieri, ben 9200 dosi di vaccino e, nel giro di soli 10 minuti, erano già tutte prenotate. Le autorità sanitarie, per questo motivo ed anche per far fronte alla eccessiva richiesta, hanno fornito altre 4000 dosi.
Un aumento considerevole se vediamo come la sola città di New York con i suoi contagi, rappresenti un quarto delle infezioni totali che sono state individuate ed accertate negli Stati Uniti.
Il dipartimento sanitario della città americana ha riportato, in una nota, che possono prenotarsi per la vaccinazione solo persone che hanno avuto rapporti sessuali occasionali con altri uomini, gay o bisessuali, negli ultimi 14 giorni.
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