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Quali vacanze sono preferite dagli italiani? Scopriamo insieme i risultati di un sondaggio sulle preferenze turistiche degli italiani, sempre alla ricerca di novità e nuove mete da visitare. Ai primi posti restano salde le località di mare e le vacanze all’insegna del contatto con la natura, ma non mancano alcune sorprese degne di nota.
Ed ecco i risultati del sondaggio ‘Le vacanze degli italiani’, realizzato a cura di italiani.coop, il portale di ricerca e analisi di Coop, per Robintur Travel Group di proprietà di Coop Alleanza 3.0, che conta 300 agenzie a insegna Robintur e Viaggi Coop in tutta Italia.
Alla vigilia delle vacanze estive l’88% degli italiani prevede di partire in viaggio (+10% rispetto allo scorso anno). La metà dei vacanzieri sceglierà il mare e le destinazioni nella natura registrano un incremento del 13% delle preferenze.
Il 32% dei vacanzieri con animali sono pronti a portarli con loro e il 55% è disposto a pagare tra il 5 e il 30% in più rispetto al costo totale della vacanza, pur di poter avere dei servizi dedicati al proprio beniamino.
Ma per gli italiani vince la voglia di novità, con 8 vacanzieri su 10 che vogliono cambiare meta con l’arrivo del caldo. Tendenzialmente, le ferie si allungano, con un maggiore aumento dei viaggi dai 10 ai 14 giorni.
Ai tempi di internet si punta molto sul fai da te (73%). Un viaggiatore su due ha già prenotato o pensa di farlo a breve (54%) e nove su dieci lo faranno prima di partire. Ma ci sono ancora due viaggiatori su dieci (19%) che scelgono di affidarsi alle agenzie di viaggi per il rapporto qualità/prezzo (41%) o per le proposte originali e interessanti (34%), o per un rapporto di fiducia consolidato (29%).
Per quanto riguarda le località italiane c’è un incremento delle preferenze su mete come Emilia Romagna, Lazio e Liguria per l’Italia, mentre gli italiani che varcano il confine preferiscono andare in vacanza in Spagna, Grecia e Croazia mentre scendono in classifica le Maldive, la Thailandia e l’Egitto. Segnano un calo le destinazioni nazionali più gettonate in passato, come Puglia, Sardegna e Campania, anche se per altre località del Sud la crescita prevista è del 16%.
“Dopo il decennio di crisi – spiega Albino Russo, direttore generale di Ancc-Coop – da alcuni anni gli italiani hanno ricominciato a viaggiare, a prendersi una pausa estiva lontano da casa”. Ma se fra i vacanzieri italiani “vince sempre il mare, che accomuna scelte diverse, sia di chi si vuole rilassare che di chi vuole fare una vacanza a tutto divertimento, crescono in misura più marcata le scelte on the road, dedicate alla cultura, le crociere, i tour turistici, e cresce soprattutto l’estero, il Mediterraneo per il mare e le mete più esotiche e lontane, soprattutto asiatiche, per i viaggi intercontinentali”.
Il 34% degli italiani in vacanza è un vacanziero ‘pronto a tutto’, a trascorrere più tempo con gli amici, a raccontare la propria avventura sui social. Uno su quattro invece può rientrare nella categoria dei vacanzieri ‘a tutto relax’ (27%) che scelgono di riposarsi, di mangiare un po’ di più e stare meno dietro ai social. Poi ci sono i ‘tech detox’ (26%) che tentano di sfuggire alla tecnologia usando meno lo smartphone, il pc o il tablet. Poi ci sono i ‘pantofolai’ (13%) che vanno in vacanza come se fossero in casa e non vogliono cambiare nessuna delle loro abitudini.
Dato curioso del sondaggio è che gli italiani in vacanza si portano anche le loro fobie. Il 43% delle donne non partono se non mettono in valigia le medicine mentre il 19% degli uomini non partirebbe mai senza il power bank (il 10% senza i preservativi). Il 29% degli intervistati spera di fare nuove amicizie e il 7% di riportare con sé un nuovo amore.
Stefano Dall’Ara, presidente di Robintur Travel Group, spiega che il trend del 2017 continua anche nel 2108 con risultati molto positivi, con una crescita vicina al 20%. Mentre il direttore generale Claudio Passuti sottolinea che la ricerca “ha confermato un trend che stiamo verificando anche nelle vendite, con un maggiore interesse degli italiani a viaggiare in particolare nel periodo estivo. Abbiamo avuto già da febbraio un anticipo delle vendite, con una maggiore attenzione a viaggi impegnativi e più lunghi e, in controtendenza anche rispetto agli anni scorsi, con una maggiore concentrazione nel mese di agosto”, e conclude “i prossimi sei mesi o il prossimo anno saranno di studio. Poi per il 2020 ci potranno essere effetti rilevanti e più visibili. Abbiamo contatti importanti anche con chi fuori dall’Italia guarda con rinnovata attenzione al mercato italiano”.
In collaborazione con AdnKronos
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