Trovato un video da brividi all’intero del cellulare di Kevin Laganà, uno dei cinque operai di Brandizzo travolti tragicamente da treno in corsa. Il filmato conterrebbe delle affermazioni che confermano la colpevolezza del tecnico referente di Rfi, Antonio Massa.
All’interno del filmato, rinvenuto sulla pagina Instagram del più giovane delle 5 vittime, si sente chiaramente Antonio Massa affermare:
“Quando dico treno andate da quella parte”.
Questo rafforzerebbe la tesi del dolo eventuale a carico dei due indagati.
Una scoperta tanto tosta quanto importante, quella del video ritrovato all’interno di uno dei cellulari delle cinque vittime di Brandizzo. In particolare, sul cellulare di Kevin Laganà, ragazzo 22enne, è stato riscontrato un video su Instagram, che non è riuscito a pubblicare.
All’interno del filmato di circa 6 minuti, si sente chiaramente il tecnico referente di Rfi Antonio Massa, affermare che nel caso in cui dovesse passare un treno, al suo segnale, gli operai si sarebbero dovuti spostare repentinamente verso una determinata direzione.
“Ragazzi, cominciamo. Se vi dico treno andate da quella parte. Va bene?”.
Afferma Massa.
Subito dopo il ragazzo afferma di non aver ancora ricevuto l’autorizzazione. Questo confermerebbe la tesi secondo cui gli operai avrebbero iniziato a lavorare senza aspettare il nulla osta per l’interruzione della linea ferroviaria.
“Ho capito, scappiamo. Mi butto contro la cancellata”.
Risponde poi il 22enne al monito ricevuto.
Il video è stato immediatamente consegnato alla procura dagli avvocati della famiglia del giovane, Marco Bona ed Enrico Calabrese.
Questo potrebbe rappresentare una prova fondamentale, in quanto confermerebbe la colpevolezza di Antonio Massa e del caposquadra della ditta appaltatrice dell’impiego, Andrea Girardin Gibin. Questi avrebbero spinto per far lavorare le cinque vittime, senza alcuna precauzione, con fretta e negligenza.
Dalle indagini sulla vicenda degli operai di Brandizzo sono trapelati alcuni particolari che confermerebbero importanti violazioni dei protocolli per il rilascio del nulla osta volto all’interruzione della linea ferroviaria.
In particolare, gli inquirenti avrebbero ascoltato una telefonata tra Antonio Massa e la dirigente movimento di Chivasso. La chiamata confermerebbe il fatto che gli operai si trovavano sulle rotaie ancor prima di ricevere il via libera e l’autorizzazione per il nulla osta.
A tal proposito, la procura di Ivrea ha riscontrato importanti violazioni dei protocolli, parlando dunque del reato di dolo eventuale a carico dei due principali indiziati.
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