È uno dei principali fumettisti e vignettisti d’Italia. Ma ora è ricoverato in ospedale. Sergio Staino è al nosocomio di Firenze e, al momento, sarebbe in coma farmacologico.
Lo storico vignettista del quotidiano “L’Unità”, è stato ricoverato all’ospedale Torregalli di Firenze. Ecco quali sono le sue condizioni.
Una notizia che nessuno s’aspettava di leggere in questo lunedì mattina. Il noto vignettista del quotidiano “L’Unità”, l’82enne Sergio Staino è stato ricoverato all’ospedale “Torregalli” di Firenze ed è in condizioni critiche. Attualmente, secondo alcune fonti sanitarie, sarebbe in coma farmacologico.
È stato portato in ospedale nelle scorse ore. È in coma farmacologico indotto ma, come specificano dallo stesso ospedale, non è in pericolo di vita. Tutto questo, però, ha messo e continua a tenere in apprensione l’intero mondo della cultura e dell’informazione.
Tanti sono i suoi amici e colleghi che seguono, da vicino, l’evolversi della situazione clinica: da Paolo Hendel ad Adriano Sofri, passando anche per tutti coloro che lavorano al quotidiano “L’Unità”.
Non solo vignettista per il quotidiano di sinistra, ma lo stesso Staino è conosciuto, anche, per esserne stato il direttore per due volte. Le sue vignette sono apprezzate e conosciute in tutto il mondo. Il suo personaggio satirico per eccellenza, e conosciuto da tutti, si chiama Bobo, simile così tanto ad uno dei suoi più cari e vecchi amici, lo scrittore Umberto Eco.
Nato in provincia di Siena, precisamente a Piancastagnaio, dopo la laurea in Architettura e qualche anno di insegnamento nelle scuole (come insegnante di educazione tecnica) in alcuni licei di Firenze, Staino ha deciso di dedicarsi ai fumetti, debuttando proprio con Bobo, quello che poi sarebbe stato il suo personaggio più famoso e quello che gli ha dato maggiore popolarità.
La prima vignetta proprio con Bobo è stata pubblicata nel 1979 sulla rivista “Linus”, diretta da Oreste Del Buono. La sua satira lo ha portato, ben presto, a collaborare proprio con “L’Unità”, ma anche con “Il Messaggero”. Ha anche lavorato alla sceneggiatura di alcuni film, come “Cavalli si nasce” nel 1989 e, nel 1992, a “Non chiamarmi Omar”, un film nato da un racconto di Atlan.
Ma non ha mai smesso di lavorare al quotidiano “L’Unità”, tanto che, nel 2007, ha realizzato il supplemento settimanale del quotidiano, dal titolo EMME. Nel 2016, precisamente nel mese di settembre, è stato nominato direttore del giornale assieme e accanto ad Andrea Romano, una carica che ha mantenuto fino al 2017.
Nel mese di maggio di quello stesso anno, Staino è nominato nuovamente direttore del giornale e resterà in carica fino alla definitiva chiusura del quotidiano stesso. Nel 2017 è iniziata, anche, la sua collaborazione con un altro quotidiano, “La Stampa” con la sua striscia, intitolata proprio al personaggio di Bobo. Anche il quotidiano della chiesa “Avvenire” si avvale della sua collaborazione dal 2018, con una serie di vignette realizzate appositamente, dal titolo “Hello Jesus”.
Il successo, arrivato con il suo personaggio Bobo, che è così simile ad un suo carissimo amico, poi scomparso: lo scrittore Umberto Eco.
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