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‘No, grazie’: si potrebbe sintetizzare così la risposta de Il Volo che si è rifiutato di cantare per Donald Trump alla cerimonia di insediamento del nuovo Presidente degli Stati Uniti, fissata per il prossimo 20 gennaio 2017. Il trio composto da Gianluca Ginoble, Piero Boschetto e Ignazio Barone, conosciutissimo in tutto il mondo e amato soprattutto negli States, ha risposto picche alla richiesta di esibirsi durante il passaggio di consegne tra Barack Obama e Donald Trump. I motivi sono stati spiegati chiaramente dai ragazzi.
Il Volo si rifiuta di cantare per Donald Trump e naturalmente la mente non può che correre ai numerosi ‘no’ che sono arrivati all’entourage del nuovo Presidente degli Stati Uniti da parte di molti artisti e musicisti, tra i quali a quanto pare anche Andrea Bocelli: contattato, il tenore italiano avrebbe declinato gentilmente l’invito, anche se non c’è stata conferma da parte dell’entourage del cantante.
Tanti gruppi e cantanti americani hanno fatto lo stesso. Ultimi in ordine di apparizione sono i tre ragazzi de Il Volo, che hanno motivato in un’intervista al Corriere della Sera la loro decisione: ‘Non siamo mai stati d’accordo con le sue idee: non possiamo appoggiare un uomo che ha basato la sua ascesa politica sul populismo oltre che su atteggiamenti xenofobi e razzisti’, hanno detto Gianluca, Piero e Ignazio. I ragazzi non sono i primi a non voler associare la loro musica al neo Presidente: già in tempi di campagna elettorale prima Adele e Neil Young, poi i Rolling Stones avevano diffidato Trump dall’utilizzare le loro canzoni durante i dibattiti e le presentazioni.
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Il Volo non le manda a dire: i tre ragazzi sono consapevoli di essere molto noti e di essere, quindi, facilmente esposti anche alle critiche. Però non dimenticano che la loro posizione significa anche avere una grande eco: ‘Non potevamo cantare per una persona con cui non condividiamo quasi niente’ hanno aggiunto per motivare la loro scelta.
Prima o poi la Casa Bianca riuscirà a trovare qualcuno che si esibirà alla cerimonia di insediamento del nuovo Presidente degli Stati Uniti? Il Volo non ha dubbi, ci sarà. E si schiera anche in difesa preventiva di chi potrà accettare e verrà naturalmente subissato di critiche: ‘Non va criminalizzato chi si esibirà quel giorno, così come non va fatto con chi la pensa diversamente da noi. Per quanto ci riguarda ci rendiamo conto di essere un esempio per molti, soprattutto giovani, ed è per questo che raccontiamo la nostra idea’ hanno detto.
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D’altronde i tre ragazzi de Il Volo non hanno mai voluto affrontare il discorso politico nei loro concerti, tenendosi sempre sulla neutralità relativa alle posizioni ideologiche. Si limitano a fare musica, dicono. Ma se un giorno dovessero pentirsi del rifiuto di cantare per Trump? Il trio ha le idee chiare: ‘Nessun rammarico. Non diremo: cosa ci siamo persi, perché la nostra è stata una decisione presa con calma. E perché tutti e tre viviamo senza rimpianti’ spiegano. Le loro aspirazioni sono altre, come quella di portare avanti il tour 2017 che li vedrà esibirsi in numerose città italiane.
E intanto, dopo il rifiuto de Il Volo, la ricerca di chi canterà all’insediamento di Donald Trump continua.
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