Era lo scorso 10 agosto, quando Ilaria Boemi si è sentita male sul lungomare di Ringo, a Messina, dopo aver assunto una pastiglia di ecstasy. La giovane 16enne è stata poi trovata priva di vita sulla spiaggia. Ora, finalmente, la squadra mobile è riuscita a risalire allo spacciatore e all’uomo, molto più grande della vittima, che era al suo fianco, quando si sentì male.
Altri due arresti dunque, a seguito della tragica morte di Ilaria Boemi. Nei mesi scorsi erano già state sottoposte agli arresti domiciliari alcune minorenni, amiche della vittima, che le avevano procurato la dose letale.
Successivamente, grazie alla collaborazione di queste ragazze, le Forze dell’Ordine sono riuscite a rintracciare lo spacciatore della pasticca di ecstasy e l’altro uomo, che si trovava in spiaggia con Ilaria al momento del suo malore.
E’ Giuseppe Restuccia, 31 anni, il pusher, conosciuto nel sottobosco dello spaccio come Spina; mentre l’altro uomo è Piero Triscari, 40 anni. Su quest’ultimo pende anche l’accusa di violenza sessuale nei confronti di entrambe le amiche di Ilaria: dapprima le avrebbe drogate, poi avrebbe abusato di loro.
Secondo le ultime ricostruzioni della Polizia, peraltro confermate anche da alcune amiche della vittima, in quella maledetta notte del 10 agosto, intorno alle 23, Ilaria era in compagnia di Triscari e l’uomo era rimasto con lei anche quando ha assunto la droga e ha iniziato a stare male.
L’allarme però fu dato da un passante più di un’ora dopo. I soccorritori infatti non furono in grado di salvare Ilaria, che morì durante il rapido trasporto in ambulanza, verso l’ospedale.
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