Matteo Renzi annuncia l’accordo con la famiglia Riva per l’Ilva di Taranto. Durante la consueta diretta Facebook “Matteo risponde”, il premier ha detto: “In queste ore si è conclusa la contrattazione tra la famiglia Riva e Ilva: oltre un miliardo di euro arriveranno dalla famiglia Riva come elemento di compensazione. Questi soldi, alla fine quasi 1,3 miliardi, andranno a risanare Taranto e l’Ilva. Nelle prossime ore si renderà disponibile anche un piano industriale”.
L’edizione barese di Repubblica racconta che fonti vicine al gruppo Riva avrebbero confermato l’accordo e commentato: “L’accordo è utile perché supera i contrasti e permette di costruire il futuro”. I soldi dovrebbero provenire dal tesoro custodito dalla famiglia in Svizzera e sequestrato nel 2013 nell’ambito di un’inchiesta per evasione fiscale a carico dei Riva.
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L’Ilva di Taranto, al centro di un maxi-processo per disastro ambientale (il mostro siderurgico avvelena da sempre la città ionica, causando una media di 1650 morti all’anno) era tornata al centro delle polemiche giorni fa. Dalla legge di Bilancio erano infatti scomparsi 50 milioni destinati a curare i bambini di Taranto. Il governo era finito sotto accusa, ma Renzi non ci sta e scarica le colpe su Francesco Boccia, presidente Pd della commissione Bilancio alla Camera: “Ci sono state polemiche assurde sull’impegno del governo su Taranto che è in una situazione davvero difficile per colpa del passato. Si dice che noi avremmo tolto l’emendamento con 50 milioni in più: il presidente della Bilancio che è pugliese ha ritenuto inammissibile l’emendamento. Che cosa c’entra il governo?”.