Nella cittadina di Venaria il comando dei vigili urbani è appena finito al centro di una polemica piccante. Tutta colpa di alcune immagini hot attaccate ai vetri degli spogliatoi: gli agenti, per proteggere la propria privacy, infatti, avevano apposto delle foto di donne nude, rivolte verso l’interno della stanza. Niente di sconvolgente in questo senso, il problema è che quando calava il sole, accendendo le luci artificiali, i profili delle donne nude venivano riflessi anche all’esterno, provocando l’evidente imbarazzo di chi era di passaggio.
E così le sagome dei nudi in controluce sono state prontamente fotografate e postate su Facebook, all’interno del gruppo ‘Sei di Venaria se…’ da alcuni residenti, con tanto di messaggio: ‘I nostri beneamati vigili urbani sono decisamente originali. Guardate come hanno ricoperto le vetrate della loro sede. Di giorno sembrano dei normali fogli bianchi. Ma la sera, quando accendono la luce, una parata di donne nude compare visibile su tutta la via Tessarin’.
E come sempre accade nel web, è bastata qualche ora perché la foto rimbalzasse di bacheca in bacheca, fino a che è approdata nel gruppo ‘Venaria Politik’ dove è stata accompagnata da commenti ironici: ‘Cari vigili urbani di Venaria, non ve lo hanno insegnato da piccoli che, alla fine, si diventa ciechi?’.
Ci è voluto un attimo e la polemica mediatica è finita sulla stampa, poi, inevitabilmente, è giunta anche all’orecchio del sindaco, Roberto Falcone, che ha subito espresso il suo disappunto, sottolineando la sua intenzione a voler intervenire con il giusto provvedimento: ‘Non è un comportamento accettabile da parte di agenti di polizia municipale,avrebbero potuto coprire le finestre con semplici fogli bianchi, anche se credo che, in fondo, si sia trattata solo di una goliardata, con nessuna intenzione di offendere. Ho visto che anche i commenti sui social sono scherzosi’.
Ovviamente anche i vigili si sono espressi sulla vicenda, precisando: ‘Prima di tutto quelle fotografie sono state appiccicate ai vetri in uno spogliatoio maschile e non ai vetri di un ufficio pubblico e poi si tratta di una goliardata, gli agenti che coordino non sono certo dei maiali, ma delle persone e dei professionisti seri’.
Poi, il comandante, Luca Vivalda, ha aggiunto: ‘Da più di un anno chiediamo che vengano oscurati i vetri degli spogliatoi con dei pannelli, ma per tutelare la propria privacy gli agenti si sono dovuti arrangiare, c’era gente che dai palazzi circostanti guardava all’interno della stanza’.
Infine è emersa una riflessione di Piero Primucci, segretario regionale del Siulpl: ‘Mi chiedo perché da gennaio, quando è stato effettuato il trasloco al piano superiore e, nonostante varie richieste all’amministrazione, non siano mai state applicate delle pellicole ai vetri. E mi domando perché, solo dopo tre mesi, le persone che abitano intorno alla caserma si siano infastidite per queste immagini. Potevano venire in comando a parlare e tutto si sarebbe risolto senza clamore’.
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