Il Ministero della Salute ha comunicato che al 29 ottobre 2020, l’applicazione Immuni ha raggiunto quota 9.5 milioni di download. Nel solo mese di ottobre, è stata scaricata da circa 3 milioni di utenti (il 2 ottobre erano 6.6 milioni), in corrispondenza col diffondersi sempre più rapido del virus e di una seconda ondata particolarmente aggressiva. L’aumento dei download è dovuta anche alla campagna di sensibilizzazione lanciata da Giuseppe Conte, il cui appello è stato ascoltato dai cittadini.
L’app, disponibile da giugno, serve per notificare eventuali contatti con un positivo, tracciando una mappa degli eventuali contagi. Inoltre è collegata a un call center, che risponde nel caso in cui non si riesca a entrare in contatto con un medico per effettuare il tampone. Il centralino è attivo da giovedì scorso e rientra nelle disposizioni del decreto Ristori.
Immuni: aumento delle notifiche
Se sempre più persone decidono di avere sul proprio cellulare Immuni per provare a tutelarsi dal contagio, aumentano altresì le notifiche di contatto potenzialmente contagioso.
Le notifiche inviate a oggi sono 54.652 (al 18 ottobre erano 16 mila) e i positivi che lo hanno segnalato sul proprio profilo (anonimo) 2.106, il record è stato il 30 ottobre con 180 casi registrati.
Facendo riferimento alla settimana che va dal 19 al 25 ottobre, sono stati diffusi i seguenti dati: la regione più “attiva” sulla app Immuni è stata la Lombardia, con 3.672 notifiche e 112 casi registrati, seguita da Emilia Romagna (2.387 notifiche, 83 positivi), Lazio (2.359 notifiche e 67 positivi), Piemonte (2.162 notifiche, 48 casi) e Toscana (873 notifiche e 56 casi).
In corrispondenza di quella settimana in cui sono stati raccolti i dati, è stato emanato il Dpcm (il 19 ottobre per la precisione) nel quale si è reso obbligatorio per le Asl segnalare il contagio sull’applicazione.