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Immuni, nasce il call center unico nazionale

È nato il call center unico nazionale dedicato alla app Immuni. Istituito dal decreto Ristori, da oggi in Gazzetta ufficiale, il centralino risponde a un grave problema riportato da molti utenti dell’applicazione: la mancata risposta da parte dei medici.

Infatti, in molti hanno spiegato che, una volta ricevuta la notifica di contatto con un positivo al Coronavirus, sono stati costretti a inseguire i propri medici per capire come comportarsi.

Il centralino unico di Immuni avrà un ruolo fondamentale anche per il tracciamento dei positivi

Il call center nazionale avrà un ruolo importante anche per gli utenti di Immuni risultati positivi, i cui codici vanno caricati sul sistema sanitario. Il centralino risponderà così ad un altro problema, quello della corsa al tracciamento, riscontrato nelle ultime settimane.

Questo perché le strutture sanitarie, come le Asl e gli stessi medici di famiglia, spesso non hanno caricato i codici nel sistema, con il risultato del blocco del monitoraggio dei contagi.

Un servizio nazionale di supporto telefonico e telematico alle persone risultate positive al virus SARS-Cov-2, che hanno avuto contatti stretti o casuali con soggetti risultati positivi o che hanno ricevuto una notifica di allerta attraverso l’applicazione ‘Immuni’“, si legge nel decreto.

Il call center, inoltre, sarà attivo anche per tutti i “contatti stretti”, ovvero coloro che sono trovati anche con il tracciamento manuale e non solo attraverso la ricezione della notifica da parte di Immuni.

Stanziato un milione di euro per il 2020

Adesso il ministro della Salute, si legge nel testo, può scegliere se delegare a Domenico Arcuri, commissario straordinario per l’emergenza, o provvedere con un proprio decreto, sull’organizzazione e il funzionamento del servizio.

Per il call center saranno stanziati un milione di euro per il 2020 e 3 milioni per il 2021.

Il cofondatore della app aveva già proposto il call center unico

Nei giorni scorsi il cofondatore dell’app Immuni, Luca Ferrari, ha parlato della necessità di istituire un centralino unico. “I ritardi, o peggio, i mancati caricamenti riducono l’efficacia del sistema. Una soluzione efficace potrebbe consistere nel centralizzare la gestione della procedura, chiamando al telefono i positivi, qualora fossero utenti di Immuni, per supportarli nel caricamento dei dati”.

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