Con l’ok dell’Ema al vaccino AstraZeneca e l’accordo per la sperimentazione del vaccino Sputnik V allo Spallanzani, la campagna vaccinale prosegue in Italia, nonostante i problemi e i ritardi. Secondo quanto emerso, in Europa si dovrebbe raggiungere l’immunità di gregge a luglio. Questa è al momento la data indicata in cui si potrà raggiungere una percentuale di individui immuni che impedirà il diffondersi del virus e, quindi, nuovi casi di contagio.
Thierry Breton, commissario europeo per il mercato interno, incaricato per la campagna vaccinale, ha detto che il 14 luglio si raggiungerà l’immunità di gregge in Europa. Breton ha infatti spiegato: “Oggi abbiamo chiaramente la capacità di consegnare 300-350 milioni di dosi per la fine di giugno”.
L’immunità di gregge, quindi, secondo il commissario europeo dovrebbe essere così raggiunta entro il 14 luglio. “Le dosi ci sono e non avremo assolutamente bisogno del vaccino Sputnik V”. E ha concluso: “Priorità ai vaccini fabbricati sul territorio europeo”.
Concorde sull’obiettivo di luglio è Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla salute, che ha detto a Non Stop News su Rtl 102.5: “Più che di immunità di gregge io parlerei di protezione di gregge, avendo ricevuto la prima dose forse il 70%, 80% degli europei. È verosimile che raggiungeremo questo obiettivo a luglio”.
Massimo Galli, infettivologo dell’ospedale Sacco e dell’università Statale di Milano, è più cauto. Infatti, ha affermato che i vaccini anti Coronavirus attualmente a disposizione sono “basati sul virus selvaggio del gennaio – marzo scorso, non su quello che circola ora”. E ha aggiunto che al momento siamo “purtroppo lontani dall’idea del vaccino da utilizzarsi per lo sviluppo dell’immunità di gregge”.
E ha aggiunto: “È verosimile che si dovrà provvedere ad aggiornare i vaccini per le nuove varianti. La preoccupazione è doverosa e sarebbe stata doverosa contro tutti gli atteggiamenti facilino avuti nei mesi scorsi, perché non saremmo combinati come siamo ora se ci fosse stata meno volontà di considerare tutto come acqua passata”.
Matteo Bassetti, direttore della clinica di malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, ha parlato di immunità di gregge per novembre 2021 e ad Adnkronos ha detto: “L’obiettivo deve essere l’immunità di gregge, 70-75% di italiani vaccinati per novembre. Altrimenti potrebbe esserci una quarta ondata davvero pesante, soprattutto se ci arrivassimo senza essere immunizzati”.
Maria Rita Gismondo, direttrice del laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze all’ospedale Sacco di Milano si è detta concorde con il ministro della Salute Speranza su un’estate “più serena”.
“Credo che le sue parole si avvereranno” ha detto Gismondo ad Adnkronos Salute. “È un messaggio di ottimismo di cui abbiamo tutti bisogno. Stiamo andando incontro alla bella stagione che, come sappiamo, comporta un naturale decremento dei casi dei virus respiratori”.
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