Un vasto incendio sta devastando una collina nella zona di Taggia, nell’Imperiese: sul posto diversi elicotteri, canadair e Vigili del fuoco in azione per domare le fiamme.
Da ore le fiamme stanno aggredendo un’area dell’Imperiese e un’alta colonna di fumo è visibile a distanza nella zona collinare di Taggia, in Valle Argentina, dove i mezzi di soccorso stanno lavorando senza sosta per scongiurare un’estensione del fronte di fuoco.
L’incendio nella collina di Taggia sarebbe divampato ieri, domenica 19 giugno, scaturito da un falò acceso in una zona di campagna.
Il rogo si sarebbe sviluppato velocemente portando all’azione diversi mezzi e uomini dei Vigili del fuoco tuttora impegnati sul fronte del vasto incendio boschivo.
Il delicato e complesso intervento dei pompieri, come reso noto questa mattina in una nota dello stesso Corpo nazionale, fa i conti con l’assetto piuttosto impervio dell’area interessata delle fiamme.
Nelle attività antincendio iniziate ieri, sono stati coinvolti anche 2 canadair della flotta aerea dei Vigili del fuoco e diverse squadre di rinforzo dalla Toscana e dal Piemonte.
Secondo quanto si è appreso in queste ore sulla dinamica del rogo, le fiamme si sarebbero repentinamente estese da un falò acceso in una campagna nei pressi di un viadotto della autostrada A10, finendo per interessare la collina che attualmente si trova avvolta da una intensa coltre di fumo e fiamme.
Sul posto è intervenuta anche la Protezione civile e i soccorritori hanno lavorato incessantemente per evitare che il fuoco lambisse le abitazioni. Secondo quanto riportato dall’Ansa, almeno tre residenti risulterebbero sfollati per questioni di sicurezza.
L’incendio avrebbe così interessato in breve tempo un intero versante della collina e le operazioni di spegnimento sarebbero tuttora in corso.
Al momento risulterebbe attivo anche un terzo canadair sopraggiunto da Genova, in supporto dei 2 già al lavoro nei cieli di Taggia in queste ore di caldo torrido e fiamme.
Stando alle ultime notizie trapelate sui soccorsi, il numero di uomini – tra Vigili del fuoco, volontari e Protezione civile – avrebbe superato le 60 unità attive sul posto. Al vaglio del Nucleo Forestale le cause esatte dell’accaduto: allo stato attuale non sarebbe esclusa alcuna ipotesi.
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