Un imprenditore padovano non è riuscito a trovare operai meccanici per la sua azienda, neanche tra i più giovani che anzi avrebbero rifiutato perché la sera fanno tardi e non sanno se riuscirebbero ad andare al lavoro alle 8 del mattino. Piercarlo Marcato, 52 anni, titolare di un’azienda metalmeccanica di Camposampiero, provincia di Padova, ha raccontato la sua disavventura al Gazzettino di Padova: nonostante i colloqui e la pressante richiesta di lavoro, non è riuscito a trovare nuovi operai da inserire in azienda neanche tra i più giovani, coloro cioè che farebbero più fatica a trovare lavoro nel nostro Paese.
La storia dell’imprenditore potrebbe essere esemplificativa di uno dei gravi problemi del mercato del lavoro in Italia. Molti impieghi manuali vengono sempre più spesso ritenuti non all’altezza delle proprie aspettative anche da chi cerca lavoro per la prima, mentre la preparazione di istituti tecnici e scuole professionali è carente.
Marcato ha raccontato al quotidiano di aver fatto 15 colloqui d’assunzione e di non aver trovato neanche un ragazzo disponibile. “Uno mi ha addirittura detto: alla sera esco spesso , quindi non so se tutte le mattine potrei presentarmi alle 8. Trent’anni fa, quando ho iniziato io, nessuno si sarebbe sognato di dire una cosa del genere“, è stato il suo commento.
La sua azienda produce pezzi per le aziende che realizzano biciclette e articoli di pelletteria e, per fortuna, gli ordini sono in crescita. Da qui la ricerca di nuovi operai meccanici specializzati da inserire in un organico che già conta 16 persone.
Si è così rivolto agli istituti tecnici del padovano e ha avuto oltre 130 nomi che ha chiamato per un colloquio: se ne sono presentati in 15. A suo dire, i ragazzi sono stati come spaventati dal percorso lavorativo che li avrebbero portati all’assunzione: la gavetta necessaria, il passaggio come apprendista e poi come operaio specializzato in officina.
“Certi mestieri i giovani non li vogliono più fare, non vogliono sporcarsi le mani“, ha dichiarato l’imprenditore al quotidiano. Alla fine ha dovuto fare a meno dei nuovi operai e ha messo una pezza, facendo fare straordinari ai suoi dipendenti e rinunciando ad alcune commesse che sapeva di non riuscire a portare a termine.
Il caso di Marcato non sarebbe il solo, in particolare nel padovano, una delle zone del ricco Nord-Est che sembra essere uscito dalla fase più acuta della crisi economica. La denuncia del presidente dei Giovani imprenditori di Confapi Veneto Jonathan Morello Ritter è chiara: almeno 1200 aziende associate, una su cinque, si trovano nella stessa situazione dell’imprenditore, alla ricerca di operai specializzati che non si trovano.
Colpa anche del sistema scolastico ancora fermo a modelli degli anni passati che non riescono a rispondere alle esigenze delle aziende e che soprattutto non formano i giovani al nuovo mercato del lavoro.
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